GENOVA - Domani, giovedì 16 novembre assemblea e sciopero dei lavoratori ex Ilva di Genova Cornigliano (oggi Acciaierie d'Italia). Mobilitazione per fare il punto della situazione dopo l'ultimo incontro a Roma che non ha portato novità.
Nicola Appice, coordinatore Rsu Fim Cisl Liguria spiega le regioni dello sciopero: "I vertici a Roma non hanno portato a nulla, politica non trova la strada. I lavoratori sono stanchi della situazione, ricordiamo che lo sciopero è un onere gravoso per le loro tasche, già colpite dalla cassa integrazione".
L'assemblea servirà a spiegare ai lavoratori cosa sta accadendo attorno all'ex Ilva. Lo stabilimento di Genova funziona a ritmo ridotto: "Una fabbrica dovrebbe portare ricchezza anche a tutta l'area attorno e all'indotto. Le opportunità di rilancio ci sarebbero, le richieste per l'acciaio sono alte. Domani non sono escluse mobilitazioni".
Nello stabilimento di Cornigliano ci sono circa mille lavoratori a cui si aggiungono circa 250 in attesa di ricollocazione. Il rischio è quello di chiudere? "È un rischio altissimo - spiega Appice -. Sappiamo che se chiudesse lo stabilimento tutto quello che potrebbe subentrare non sarebbe in grado di dare la stessa quantità di occupazione".
IL COMMENTO
Situazione drammatica, presidente Meloni serve incontro urgente
La Liguria vuole tornare a correre, al via i cento giorni di Bucci