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Il presidio è iniziato alle sei del mattino. Si registrano code tra Sampierdarena, Cornigliano e Sestri Ponente. Lunghe code sulle autostrade. Centinaia di camion in coda in attesa di poter entrare in porto
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GENOVA - Un martedì di caos lungo la viabilità genovese, è soprattutto quella ponente a subire le conseguenze del presidio ai varchi portuali. Una manifestazione organizzata per dire 'no' al traffico di armi in porto e in generale contro le guerre. Il presidio è iniziato alle sei del mattino con i manifestanti che hanno bloccato l'accesso a tutti i mezzi da varco Etiopia e varco Albertazzi. 

Pesanti le ripercussioni al traffico con lungomare Canepa e la Strada a Mare Guido Rossa chiuse al transito dei mezzi già dalle prime ore della mattina. Una lunghissima colonna di camion in fila in attesa della smobilitazione per poter entrare in porto e compiere le operazioni di scarico e carico. Mezzi pesanti arrivati da Torino, Piacenza, dalla Spagna, Germania, Estonia, Romania e molte altri Paesi. C'è chi è solidale con i manifestanti e chi protesta per le ore di lavoro perse in coda.

A Genova per l'occasione sono arrivati un centinaio di manifestanti da diverse zone d’Italia. In tutto circa 600 le persone che hanno preso parte alla protesta: almeno due i cortei partiti questa mattina da via Albertazzi in direzione della rotatoria di via San Giovanni d'Acri, dove si trova il varco portuale di ponente. Un primo corteo si è mosso già poco dopo le 8 in direzione Guido Rossa con la strada che è stata chiusa al traffico in direzione Levante. 

Code e rallentamenti anche in autostrada con il nodo di Genova a lungo congestionato. Code già dalle prime ore della mattina sulla A10 da Arenzano in direzione Genova Aeroporto con il traffico all'uscita dal casello bloccato con ripercussioni anche sulla A26 per chi si dirigeva verso Genova. Coda anche dalla A7 a Bolzaneto in direzione Genova Ovest e sulla A12 da Nervi verso il bivio con la A7.

Tutta la zona tra San Benigno, via di Francia, via Buranello, via Sampierdarena, Lungomare Canepa ha subito le conseguenze del traffico paralizzato. Intorno alle 12 è partito un nuovo corteo che è arrivato fino alla Guido Rossa per poi svoltare in direzione via Cornigliano dove alcuni manifestanti hanno lanciato pietre e altro materiale contro la sede di Leonardo. Poi il corteo è ripartito fino a ritornare davanti a varco Albertazzi. Gli agenti della polizia locale hanno regolato il traffico mentre la polizia di stato e la digos hanno seguito i manifestanti. Il presidio è andato avanti fino alle 16. Poi l'apertura dei varchi e la smobilitazione dei manifestanti con il traffico che ha ripreso a scorrere regolarmente.

A organizzare la protesta diverse organizzazioni tra cui il Calp, Osa, Cambiare Rotta, i sindacati di base Usb, i giovani palestinesi e molti altri. Nel mirino degli organizzatori soprattutto le navi che fanno scalo a Genova e che rifornirebbero l'esercito israeliano nella guerra a Gaza contro i palestinesi come quelle della compagnia Zim. Potenziati per tutto il giorno i controlli ai varchi portuali da parte della polizia con la presenza anche di mezzi dotati di barriere mobili. La manifestazione si è svolta inoltre in concomitanza con lo sciopero della logistica organizzato da Si Cobas proprio per questo martedì 25 giugno.