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di Matteo Angeli

"Sono stato ingiustamente coinvolto e per tanti mesi esposto ingiustamente a una 'gogna mediatica' senza che io o le società coinvolte avessimo mai commesso alcunché di illecito". Roberto Spinelli commenta così la notizia dell'archiviazione nella maxi inchiesta che il 7 maggio 2024 aveva scosso la Liguria. "Oggi sono un pò più tranquillo ma comunque ancora nel frullatore, questa vicenda mi ha segnato molto, non sarà facile provare a dimenticare" aggiunge oggi.

La giudice Paola Faggioni nel decreto di archiviazione spiega che "Roberto non voleva finanziare Toti né nessun altro partito, non sapeva dell’accordo corruttivo in corso tra il padre e l’ex presidente della Regione Liguria e addirittura era riuscito a bloccare all’insaputa del padre uno dei cinque finanziamenti al comitato Toti disposti da Aldo Spinelli attraverso altrettante società del gruppo".

Roberto, difeso dagli avvocati Andrea Vernazza e Alessandro Vaccaro,  era stato sottoposto a interdittiva, mentre il padre era finito ai domiciliari poi revocati ad agosto. Anche i pm Federico Manotti e Luca Monteverde avevano chiesto l’archiviazione perché a loro avviso Spinelli jr “non avrebbe avuto autonomia valutativa e propositiva”. 

Insomma finisce così una vicenda che ha visto Roberto involontario protagonista per tanti mesi e che mai potrà dimenticare.