Le giornate di grande freddo a Genova mettono in difficoltà chi non ha una abitazione e vive per strada. In città Caritas garantisce oltre cento posti letto in diversi ricoveri notturni, mentre i volontari si occupano di distribuire coperte, sacchi a pelo, bevande e pasti caldi nella notte a chi dorme invece per strada. Tra loro, si sono aggiunti tanti giovani.
Servono sacchi a pelo
E proprio di sacchi a pelo c'è gran bisogno, tanto che Caritas fa il suo appello attraverso Primocanale chiedendo di supportare e aiutare: "Sono 100, 150 le persone che fanno i volontari e prestano sevizio per stare accanto alle persone senza fissa dimora. Si può aiutare offrendo un po' di ore della propria giornata, abbiamo bisogno di volontari nelle accoglienze notturne e abbiamo bisogno di sacchi a pelo. Coperte ce ne sono abbastanza ma il sacco a pelo è più caldo per chi nella notte resta fuori. Per contribuire, sul sito Caritas trovate tutte le informazioni. Per i sacchi a pelo, è possibile portarli presso lo sportello accoglienza della Caritas in centro storico sotto la chiesa di piazza Banchi aperto tutte le mattine dal lunedì al venerdì oppure contattando gli uffici", spiega Monica Boccardo di Caritas Emergenza Freddo.
Oltre cento posti letto
Al momento sono oltre cento i posti letto: "Si sono aggiunti in questa settimana altri 15 posti sostenuti dal comune di Genova presso il monastero di via Bozzano a San Fruttuoso di Auxilium, che si aggiungono ai 50 posti già aperti in via Chiusone a Sampierdarena e ai 48 posti gestiti dalla Diocesi, Caritas con Sant'Egidio e una fraternità di volontari per un totale di oltre 100 posti", spiega Monica Boccardo.
Almeno quaranta dormono in strada
Che continua: "Restano in strada dal nostro punto di osservazione una ventina di persone che hanno fatto richiesta e per le quali non siamo riusciti a trovare una collocazione. Rimangono poi le persone che fanno fatica a entrare in una accoglienza notturna e che per motivi dovuti a fragilità importanti preferiscono cercare un posto riparato per strada. I volontari che portano bevande calde, pasti e coperte ci parlano di una quarantina di persone e a noi risultano altre persone anche a ponente e levante che trovano posti riparati per passare la notte".
In difficoltà soprattutto i più fragili
E' il periodo più duro per freddo e piogge: "Incontriamo persone stremate, passare la notte fuori è faticoso. Cerchiamo di dare precedenza agli anziani o a chi ha problemi di salute nel dare priorità quando si libera un posto. Alla fine sono i più giovani a rimanere fuori, in fondo alla lista d'attesa", spiega ancora Caritas.
Iscriviti ai canali di Primocanale su WhatsApp, Facebook e Telegram. Resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria anche sul profilo Instagram e sulla pagina Facebook
IL COMMENTO
Aspettando da 123 anni l'opera che non si riesce a fare
Qualcuno salvi la Liguria che si muove