Attualità

Dalla pandemia Covid ogni gennaio viene lanciato l'allarme per quello che è l'assenza cronica di lavoratori nel mondo della ristorazione. La ricerca incessante di camerieri, baristi e cuochi potrebbe trovare un adeguato riscontro nelle carceri di Genova
2 minuti e 11 secondi di lettura
di Aurora Bottino

Sono circa 50 i detenuti che potrebbero diventare camerieri, cuochi e baristi grazie al protocollo d'intesa di Fipe-Confcommercio e Seconda Chance, al lavoro per realizzare iniziative di promozione di attività lavorative e formative mirate al reinserimento in società di soggetti detenuti che si trovano in una condizione giuridica adeguata.

La spasmodica ricerca di lavoratori potrebbe trovare riscontro in carcere 

Dalla pandemia Covid ogni gennaio viene lanciato l'allarme per quello che è l'assenza cronica di lavoratori nel mondo della ristorazione. La ricerca incessante di camerieri, baristi e cuochi potrebbe trovare un adeguato riscontro nelle celle del carcere di Marassi e Pontedecimo. La partnership prevede infatti la promozione di intese operative per intercettare e creare occasioni concrete di ripartenza.

La firma del protocollo: "L'inizio di un percorso"

"Oltre al suo valore economico, non dobbiamo dimenticare che il lavoro ha soprattutto un importante significato sociale. Un’organizzazione di rappresentanza come la nostra deve fare la sua parte attraverso nobili iniziative come questa che ufficializziamo oggi", ha dichiarato Alessandro Cavo, presidente Fipe-Confcommercio Genova. "Per questa ragione – prosegue Matteo Losio, Presidente Associazione Ristoranti Fipe-Confcommercio Genova – siamo onorati di siglare questo significativo Protocollo con Seconda Chance, che vuole essere l’inizio di un percorso che possa dare vita a una lunga serie di iniziative per la promozione del lavoro come strumento di inclusione, dignità e integrazione". 

Un percorso che inizia in cella 

L’associazione Seconda Chance nasce a Roma 3 anni fa, ad opera della giornalista Flavia Filippi, per costruire un ponte tra le imprese e i detenuti. Circa il 65% di recidiva deve essere combattuto con ogni mezzo e una seconda chance lavorativa è un‘ottima possibilità di rinascita. Seconda Chance ha già procurato oltre 430 offerte di lavoro in tutta Italia, coinvolgendo aziende di ogni ordine e grado e contribuendo al reinserimento di tante persone meritevoli. "La situazione nelle carceri è molto complessa. – spiega l’Associazione Seconda Chance – Conosciamo il dato terribile di oltre 90 suicidi nel solo 2024: ognuno deve fare la sua parte per aiutare a risolvere questa gravissima emergenza. Grazie alla regione Liguria i datori di lavoro possono ora usufruire di contributi per i tirocini formativi (progetto GOL); inoltre la legge Smuraglia può offrire agevolazioni fiscali importanti per chi assume anche a tempo determinato persone in detenzione. Per noi di Seconda Chance questo protocollo è un importante incoraggiamento e la speranza è quella di svilupparlo ulteriormente, scrivendo al più presto i nomi e cognomi degli imprenditori disponibili e dei detenuti selezionati. Seconda Chance accompagnerà entrambi nella prima fase di approccio e conoscenza".

Iscriviti ai canali di Primocanale su WhatsAppFacebook e Telegram. Resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria anche sul profilo Instagram e sulla pagina Facebook 

ARTICOLI CORRELATI

Giovedì 23 Gennaio 2025

Mancano lavoratori, ristoranti e bar li cercano in carcere

Dalla pandemia Covid ogni gennaio viene lanciato l'allarme per quello che è l'assenza cronica di lavoratori nel mondo della ristorazione. La ricerca incessante di camerieri, baristi e cuochi potrebbe trovare un adeguato riscontro nelle carceri di Genova
Domenica 12 Gennaio 2025

Detenuto non rientra in carcere da un permesso premio per Natale, arrestato

Aveva ottenuto un permesso premio dal magistrato di sorveglianza per le vacanze di Natale ma, allo scadere del beneficio di 12 giorni, non è rientrato nel carcere di Perugia e ha fatto perdere le tracce.  Chi è l'evasore Si tratta di un detenuto italiano di 56 anni che stava scontando una pena nel
Venerdì 10 Gennaio 2025

Follia in carcere, detenuto aggredisce e spinge un agente giù dalle scale

Il detenuto è un uomo di origini sudamericane e dovrebbe uscire di prigione nel 2028 dopo una condanna per ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale