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A Terrazza Incontra i diversi punti di vista dei due candidati. Piciocchi: "Opere fondamentali". Salis: "Rivedere il progetto per la mobilità in Val Bisagno"
3 minuti e 36 secondi di lettura
di Andrea Popolano

Due visioni diverse. A Terrazza Incontra i candidati alle prossime elezioni comunali di Genova Pietro Piciocchi e Silvia Salis è andato avanti un confronto a distanza u diversi temi. Tra quelli che fanno maggiormente discutere la cittadinanza ci sono lo skymetro della Valbisagno e la Funivia del Lagaccio che dovrebbe collegare la Stazione Marittima con Forte Begato.

Sullo skymetro Piciocchi dice: "Vogliamo realizzare questa opera di mobilità, è l'unica veramente in grado di rispondere a una mobilità veloce ed efficace per la Val Bisagno. Altre soluzioni non esistono, il tram è stato escluso da un punto di vista tecnico. Lo skymetro è l'unica soluzione che permette di collegare Molassana alla stazione Brignole in 12 minuti, per questo motivo il ministero dei Trasporti ha deciso di investire 400 milioni di euro su questa opera. Non c'è un'altra ipotesi competitiva allo skymetro che avrebbero tolto parcheggi e creato problemi con i sotto servizi. Se si cambia progetto si perdono i 400 milioni, questa è una certezza. Noi dobbiamo firmare il contratto con l'impresa per la costruzione dello skymetro entro il 31 dicembre 2025. Ogni altra ipotesi è priva di fondamento perché perderemo i soldi".

Sul tema arriva la risposta della candidata del centrosinistra Silvia Salis: "L'esigenza di mobilità chiaramente esiste ma bisogna analizzare il percorso fatto per arrivare a questo progetto. Parliamo di quattro progetti diversi, i costi sono aumentati di 200 milioni, oggi il progetto prevede di arrivare solo fino a ponte Carrega, c'è la demolizione di una delle scuole più nuove che abbiamo come il Firpo Buonarroti, c'è la difficoltà nel portare avanti le opere di restauro della stadio e poi c'è un progetto fantascientifico per me come quello di spostare il carcere, il carcere deve essere facilmente raggiungibile. Questo è un progetto che a oggi non esiste. E' stato messo in fretta e furia prima delle elezioni. Il primo lotto deve finire nel 2030, il secondo nel 2033. Poi c'è un altro tema non trascurabile, ci sarà un dialogo da aprire con il ministero dei trasporti per vedere che tipo di mobilità possiamo concordare rispetto alla cifra che è stata stanziata. Entro un anno e mezzo potremmo avere un reale piano di bacino del Bisagno e questo ci permetterà di valutare se fare una metro a raso con una specie di pensilina sul torrente. Quando finiranno i lavori dello scolmatore sarà possibile valutare. Rischio di perdere le risorse? Non credo ci sia questo rischio.

Sulla Funivia del Lagaccio Piciocchi commenta: "Questo è prima di tutto un progetto per i genovesi. Oggi l'accesso ai forti è difficile, vogliamo rendere l'accesso facile. Tante città hanno impianti del genere. Queste infrastrutture portano valore al territorio. Chi ha il pilone davanti a casa non è felice? Posso dirvi che è molto più facile investimenti e risorse che vanno a complemento per le infrastrutture. Chi subisce un problema e un disagio avrà un indennizzo e questo vale anche per lo skymetro. Il progetto è stato approvato dal ministro Franceschini, la logica è stata che ci davano le risorse per restaurare i forti se noi creiamo infrastrutture per renderli raggiungibili".

Sulla Funivia del Lagaccio replica Salis: "Noi siamo contrari a quest'opera e c'è un motivo molto preciso. Prima di tutto perché questi sono soldi che arrivano dal ministero della Cultura che devono servire a rivalorizzare e rivalutare tutta l'area dei forti. Stiamo proponendo una infrastruttura con dei piloni di ferro con una fermata in una zona che è tra le più cementificate e desertificata di Genova che è il Lagaccio con una fermata a monte in un quartiere che è tutto in salita. E' un quartiere che non ha uno sportello postale o bancario. Si stanno distraendo 40 milioni dei 70 che sono del ministero della Cultura necessari per rivalutare i forti. Credo ci siano diversi modi per raggiungere i forti. Il punto è che vogliono fare quest'opera per servire i turisti delle crociere che sono importantissimi. Però poi devono trovare qualcosa su. Non è solo la ristrutturazione dei forti servono anche dei servizi che accolgano le persone".

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