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Il questore di Genova ha bloccato l'apertura di una sala giochi a Sestri Ponente. Ma è comunque allarme: secondo i dati crescono le spese. Il volume d'affari è maggiore rispetto a quello di una Finanziaria
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di Andrea Popolano

Il Questore di Genova insieme al Comune ha bloccato l'apertura di una nuova sala giochi in via Soliman a Sestri Ponente. "Inserire in un simile contesto un’attività come una sala giochi non avrebbe fatto altro che accentuare dinamiche di marginalità e rendere ancora più complessa la gestione della sicurezza e dell’ordine pubblico" spiega il Siap che a inizio febbraio aveva inviato una lettera proprio al questore di Genova. 

Secondo i dati aggiornati di Infocamere della Camera di Commercio di Genova al 2024 sono 32 le sale giochi presenti in città. Numeri in calo negli ultimi anni se si pensa che nel 2019 erano 39. Ma se si torna indietro al 2012 si scopre che il numero di luoghi dove sono presenti slot e altri giochi d'azzardo è addirittura dimezzato (o quasi), tredici anni fa erano infatti 61. Di fatto si parla però di una slot machine ogni 150 cittadini. Ma se da un lato c'è un calo di sale giochi dall'altra si registra un'impennata di spesa da parte di chi non resiste alle slot e altri sistemi di gioco. Secondo gli ultimi dati disponibili da Adm (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli) nell'arco di tre anni in Liguria si è passati da una spesa di 141 milioni a una di 244 milioni (+73%) con un tendenza in netta crescita.

Gli italiani spendono in gioco d'azzardo 180 miliardi di euro

Secondo i dati dell'Osservatorio Nazionale sul gioco d'azzardo in Italia nel 2025 verranno spesi 180 miliardi di euro. Per avere un termine di paragone: la legge finanziarie 2025 dell'Italia è di 136,5 miliardi. Dato ancora più preoccupante se si pensa che gli italiani, secondo le stime, nel 2025 spenderanno 140 miliardi per le spese sanitarie e 67 miliardi per l'educazione.

Le basse probabilità di vincita

Diverse le tipologie di apparecchi per il gioco presenti nelle sale gioco. Ci sono ad esempio le "new slot": si tratta di apparecchi elettronici che erogano vincite in denaro. Si compongono di una cabinet e di una scheda di gioco. In questo caso la legge impone che la slot restituisca una parte della vincita (si parla di una percentuale minima) dopo un tot di giocate, il cui numero massimo non può superare le 140 mila partite. Una legge del 2019 ha stabilito la misura minima del pay out fissando la percentuale delle somme giocate destinata alle vincite in misura non inferiore al 65% del giocato. In sintesi: nell'arco di 140mila partite il sistema deve restituire il 65% del giocato. Quindi se in una slot vengono giocati 100mila euro, 35mila saranno guadagno che entrano nelle tasche dei gestori, il resto viene di volta in volta restituito e in parte finisce nelle casse dello Stato. Ma spesso, si tratta di piccole somme restituite dopo un tot di partite. Il guadagno è comunque consistente. Per i videoterminali (VLT: videolottery) la legge ha stabilito che la percentuale delle somme giocate destinata alle vincite non può essere inferiore al 83% per ogni sistema di gioco e per ogni gioco sul medesimo installato.

In Italia un milione e mezzo di persone affette da ludopatia

Gli ultimi dati disponibili, provenienti da un'indagine svolta dall'Istituto superiore di sanità, parlano di un milione e mezzo di italiani affetti da ludopatia. L'allarme è lanciato da Giocatori Anonimi, l'associazione di auto aiuto che con i Sert delle Asl aiuta le persone malate di gioco. A Genova ci sono cinque gruppi di Giocatori anonimi Per avvicinarsi a questi gruppi di mutuo aiuto basta chiamare un numero di cellulare attivo tutto il giorni tutti i giorni: 340-1529838. Negli ultimi anni Genova ha avviato un percorso per sensibilizzare sulla necessità di adottare criteri particolarmente rigorosi nel rilascio delle autorizzazioni per sale giochi e sale scommesse, soprattutto nelle aree urbane già caratterizzate da criticità sociali. Il Siap chiede alle istituzioni locali "una mappatura dettagliata che deve essere realizzata il prima possibile su tutta la provincia. Solo attraverso un’analisi capillare e aggiornata delle criticità territoriali sarà possibile adottare strategie mirate ed efficaci per tutelare la sicurezza pubblica". Il gioco d’azzardo è diffuso in ogni fascia di età, nonostante per legge i minori di anni 18 non dovrebbero avere accesso al mondo del gambling. Le analisi, in particolare, suddividono le tipologie di scommettitori in tre gruppi: giovani (dai 14 ai 19 anni) altrimenti detti nuova Generazione Zeta; adulti e over 65 anche definiti Silver Age. Le statistiche sul gioco d’azzardo rivelano che il volume delle puntate gambling è aumentato di circa il 21% e che i player più accaniti sono gli adulti tra i 25 e i 34 anni. 

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