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In migliaia sotto il sole alla parata dell'orgoglio Lgbt+ da Principe in piazza Ferrari allo slogan "Siamo Fuori!"
2 minuti e 46 secondi di lettura
di Miv-a.p.

GENOVA - Genova si colora con l'arcobaleno del Liguria Pride, la manifestazione dell'orgoglio del movimento Lgbt+, che torna dopo due anni senza restrizioni. Tra le 15 e 20mila persone hanno animato le vie della città con i tanti colori dell'arcobaleno e la musica pop a fare da cornice. Un corteo gioioso, allegro, festoso e chiassoso con in testa lo striscione con la scritta "Siamo fuori!". 

Un corteo che vuole ribadire la necessità di diritti, inclusione, accoglienza e "l'autodeterminazione sui corpi, sulla salute, sulla sessualità e sull'amore". Musica, carri, e una fiumana di manifestanti, la parata nonostante la giornata caldissima e balneare per una festa in cui sono confluite persone da ogni parte della Liguria e non solo.  Tantissimi i giovani e giovanissimi che in piena allegria al ritmo di musica hanno cantato e ballato. Con loro anche tante famiglie con figli accanto a comporre il lungo serpentone lungo le vie del capoluogo. 

"E' giusto esserci" spiega un ragazzo. Da Genova, dal resto della Liguria e non solo, qualcuno anche dalle regioni vicino ha scelto il Liguria Pride per manifestare i propri diritti e quelli di tutti. Una festa che unisce. "Vince l'amore, i diritti sono di tutti, non ci devono essere discriminazioni" spiega una giovane madre che di professione fa l'assistente sociale. Un'altra mamma ribadisce l'urgenza che la società affronti e combatta le situazioni di discriminazione ancora presenti: "Mia figlia è stata vittima di bullismo, le mie figlie fanno parte del movimento Lgbt+, ci sono ancora discriminazioni, c'è ancora tanto da fare". E poi ancora i carri uno dopo l'altro con dj set diverso ma sempre con la musica protagonista.   

La partenza dalla sede della comunità di San Benedetto a Porto, all'altezza della stazione Marittima poi il proseguo per via Andrea Doria, piazza Acquaverde, via Balbi, piazza della Nunziata, largo della Zecca, galleria Giuseppe Garibaldi, piazza del Portello, galleria Nino Bixio, piazza Corvetto, via dei santi Giacomo e Filippo, via Serra, via de Amicis, via Fiume, via XX Settembre e arrivo in piazza De Ferrari.


La manifestazione è organizzata dal Coordinamento Liguria Rainbow, il pride nasce come momento di riflessione sul movimento Lgbt+ e di socialità preceduti da giorni attività per tutti nel village dei Giardini Luzzati, nel cuore del centro storico, dove poco lontano il pride ha trovato anche la sua casa laboratorio, in vico Gibello.

Piccola polemica prima della partenza da parte degli organizzatori nei confronti della polizia locale per un ritardo nella partenza: "Va bene non avere il patrocinio, ma almeno la gestione della sicurezza e della viabilità - accusano Laura Guidetti e Ilaria Gibelli - i vigili sono arrivati con mezz'ora di ritardo e abbiamo dovuto allestire tra le auto e i bus che passavano".

Lo slogan è "Siamo Fuori!, come ammette una delle voci del movimento Laura Guidetti, per riconnettersi alle origini del movimento LGBT+ italiano, nato a Sanremo nel 1972. Fu, infatti, il F.U.O.R.I.! (Fronte Unitario Omosessuale Rivoluzionario Italiano) a organizzare la prima protesta al congresso di sessuologia che si teneva al Casinò della città dei fiori il 5 aprile 1972. "Abbiamo deciso di ricordare questa data dedicando alla ricorrenza storica il Pride di quest'anno" spiega Guidetti. Fra le tante iniziative anche una mostra presso Primo Piano di Palazzo Grillo (piazza delle Vigne) aperta fino al 10 luglio"

 

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