A partire dal 24 giugno entra in vigore, su tutto il territorio regionale, lo stato di grave pericolosità per incendi boschivi.
Durante tale periodo è vietato accendere fuochi, far brillare mine, usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli (come i flessibili, moto troncatrici, saldatrici, ecc.), usare motori, fornelli o inceneritori che producano faville o brace, fumare o compiere ogni altra operazione che possa creare comunque pericolo di incendio.
Il divieto si applica in tutti i boschi, prati, pascoli, castagneti da frutto, nonché in qualunque altro luogo limitrofo a tali realtà da cui il fuoco possa propagarsi a zone vegetate, dunque considerata la morfologia della Liguria questo corrisponde a grande parte del territorio.
I Carabinieri della Tutela Forestale informano che "nel periodo in cui vige lo Stato di Grave Pericolosità le sanzioni amministrative per chi non osserva i divieti, sono state aumentate dal 2021 da un minimo di Euro 5.000 ad un massimo di Euro 50.000. La sanzione contestata sarà quindi, per gli effetti della Legge nr. 689/1981, pari alla notevole cifra di Euro DIECIMILA! Queste si applicano indipendentemente dal verificarsi dell’incendio".
Continua la nota dei Carabinieri: "Qualora, poi, dal comportamento imprudente e vietato derivi anche un incendio boschivo, alla predetta sanzione si aggiungeranno la denuncia penale per aver cagionato un incendio boschivo con colpa grave e le sanzioni amministrative calcolate sulla base del danno provocato al bosco che, in molti casi ammontano a decine fino a svariate centinaia di migliaia di euro (alcuni anni or sono una sanzione applicata per un grande incendio boschivo nel genovese ha superato il milione di euro)".
"Il responsabile sarà inoltre chiamato a rifondere le spese sostenute per lo spegnimento (ad esempio: un’ora di Canadair costa circa 6.000 euro, mentre l’elicottero costa circa un terzo), quelle per il ripristino ambientale, nonché a rifondere qualsiasi altro danno cagionato dal fuoco (danni a manufatti, infrastrutture ecc.)".
Ogni anno, in Provincia di Genova oltre la metà degli incendi boschivi risultano causati da imprudenza e negligenza. Solamente nel primo semestre del 2022 in Provincia di Genova sono stati individuati e denunciati poco meno di una decina di autori di incendi boschivi colposi: per la maggior parte dovuti all’accensione imprudente di fuochi destinati a distruggere residui vegetali.
IL COMMENTO
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