GENOVA -A Sturla, a Genova, la beach bau è popolare, comunale e gratis, senza accesso diretto in mare e servizi essenziali, con una manichetta che perde acqua al posto della doccia. A Varazze, nel Savonese, invece i cani sono trattati da signori: telo a due passi dal mare, e con 40 euro i padroni hanno un ombrellone e due lettini in prima fila, non mancano docce e spogliatoi.
Il viaggio di Primocanale nelle spiagge Bau della Liguria nel giro di sette giorni svela due facce della stessa medaglia: la costante è la voglia di spiagge con libero accesso ai cani che muove i turisti da ogni latitudine, anche se la maggior parte arriva dalla stessa Liguria e da Lombardia e Piemonte.
L'alternativa alla spiaggia bau è lasciare il cane in casa a guaire o rinunciare a un'estate al mare e ai bagni.
Negli occhi di tutti i padroncini si legge l'amore per il proprio cane, come figli, con il vantaggio che i quattro zampe non ti fanno arrabbiare, non pretendono di avere sempre ragione e ti lanciano languidi sguardi a cui perdoneresti ogni capriccio.
Le spiagge bau, dunque, in un mondo in cui i cani (come i gatti) sono sempre più centrali nella nostra vita, non potevano che essere un servizio necessario e di successo.
La giovane coppia genovese di Marassi incontrata nella Bau Beach di Sturla con un due cuccioli tra cui un Collie ammette che non è facile trovare spiagge libere con accesso ai cani, nella stessa battigia una donna della zona con due cagnetti ammette che prima al mare ci andava poco perché le dispiaceva "lasciarli soli a casa". Cosa manca? "Un accesso diretto al mare senza fare lo slalom fra i bagnanti". Un neo non da poco e davvero poco comprensibile per evitare che i cani passino al fianco dei bagnanti che magari i cani non li amano, soprattutto quando sono bagnati.
A pochi metri ecco due padroncini arrivati dalla Brianza con un Amstaff: "Per il nostro cane fare il bagno in mare è la cosa più bella - raccontano -, veniamo spesso al mare in Liguria, prima di questa spiaggia per cani ne abbiamo frequentata un'altra ad Albissola Marina. Oggi prima siamo andati a Boccadasse, ma siccome lì i cani non potevano stare ci siamo diretti qui".
L'ultima padroncina intercettata a Sturla è una ragazza con il suo segugio francese, Tike, che proprio qui si è accorta che ama nuotare in mare. La giovane alla domanda "quanto è bello avere un cane?" rimane senza fiato e poi risponde felice, quasi emozionata: "Tantissimo, tantissimo, è indescrivibile averlo".
In Liguria le spiagge bau sono in aumento: ce ne sono ad esempio di private a Chiavari e di libere a Vesima.
Spostandosi da Sturla nella spiaggia per cani attrezzata di Varazze, nel Savonese, nei pressi del Nautilus, il panorama è diverso: si paga da 35 a 40 euro ma si hanno tutti i servizi possibili: sdraio, lettini, docce, spogliatoi, e soprattutto un posto davanti al mare.
Una giovane coppia arriva da Milano, il loro Briciola, un incrocio tra Jack Russel e Beagle, è appena uscito dal mare: "Siamo qui perché non ce la sentiamo di lasciarla a casa - spiega la ragazza - se al cane piace il mare? Si e no, lei starebbe bene anche sul divano" dice con un sorriso. E' lei che svela i prezzi dell'ingresso, dai 35 ai 40 euro con ombrellone e due sdraio, dipende dalla fila". I due giovani raccontano che anche senza il cane sarebbero comunque venuti al mare a Varazze dove il ragazzo viene da quando era bambino.
Su un altro lettino in seconda fila c'è una coppia di giovani di Pavia con una barboncina, lui dorme (si sveglierà a fine intervista), lei racconta: "La nostra cagnetta è una principessa, il mare le piace ma preferisce l'acqua dolce del lago", poi via con i complimenti a Varazze: "Acqua bella, bel posto, e poi lasciare il cane tutto il giorno a casa non si può".
La spiaggia di Varazze ha anche un bagnino in canotta rossa che dal suo trespolo ad una precisa domanda ammette: "Mai salvato un cane in difficoltà in mare, anche perchè tutti i cani che vedo qui nuotano meglio di me" conclude con un sorriso.
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