GENOVA - Record su record per la nautica che dopo la crescita di questi ultimi anni registra un fatturato di oltre 6 miliardi di euro di fatturato, "come ai record storici del 2007 e del 2008": a illustrare i dati al Salone Nautico Internazionale di Genova è Stefano Pagani Isnardi, responsabile dell'Ufficio Studi di Confindustria Nautica, che fa il punto sull'ultimo anno del settore. Il +31% rispetto all'anno scorso si inserisce nel trend di un Salone sempre più in crescita dimostra la riscoperta del piacere di andare per mare.
"I cantieri della piccola nautica vanno altrettanto bene e basta l'entusiasmo in banchina per capirlo": armatori e venditori sono accumunati da grande passione, ma anche dall'attenzione alla sostenibilità, sempre più centrale nell'innovazione e nel mercato. Ma il dato più di rilievo è quello dell'export che a marzo di quest'anno ha toccato picchi altissimi:
"Con 3,3 miliardi di barche esportate, gli Stati Uniti come maggior acquirente e i cantieri che hanno una lista di attesa di due o tre anni, abbiamo ottimi dati per quest'anno"
Nonostante i numeri da capogiro, c'è comunque preoccupazione per il caro energia che potrebbe portare a inevitabili riflessi, da una parte nella filiera con i rincari di determinati materiali e produzioni, dall'altra nell'inflazione e nella sfiducia generale nei confronti del futuro, che per chi ha medi portafogli potrebbe scoraggiare nuovi acquisti. "Speriamo che il nuovo Governo intervenga, anche per continuare a confermare questa crescita che stiamo portando avanti e che abbiamo portato avanti nonostante lockdown e pandemia", si augurano gli espositori.
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