GENOVA - Potrebbe essere un Natale buio, o meglio sobrio, quello nel centro di Genova. Il caro bollette mette in guardia tutti, soprattutto i negozianti che già si trovano a gestire bollette da capogiro e materie prime con costi raddoppiati. Già a settembre molti centri integrati di via hanno iniziato a discuterne per decidere se fosse possibile in vista di un inverno caratterizzato dalla crisi energetica. E se anche quest'anno fosse possibile installare le tradizionali luminarie che addobbano il capoluogo ogni Natale, quali le soluzioni per contenere il prezzo del preventivo?
A mitigare i costi non basta l'utilizzo di luci a led, tipologia ormai adottata da Nord a Sud, ma serve mettere mano al tempo di accensione delle luci. Lo ha spiegato a Primocanale Manuela Carena, presidente del Civ di via Colombo e di Federmoda Confcommercio. Per via Colombo, via Galata e piazza Colombo la scelta è obbligata:
"In accordo con la ditta con cui lavoriamo ogni anno siamo riusciti a trovare un compromesso. Stesso prezzo degli anni scorsi, quindi 100 euro più iva per quota, ma le luci saranno accese solo dalle 16 e 30 fino alle 21 e 30. La mattina, purtroppo, rimarranno spente"
"Il problema quest'anno, però, si fa grosso. La fattura parla di 12 mila euro: se ci fossero altrettanti negozi disposti a pagare la quota sarebbe perfetto, ma ogni anno dobbiamo coprire i soldi mancanti. Solitamente riusciamo a farlo sia con i fondi del Comune, sia con le casse del Civ - spiega Carena -. Oggi però queste sono vuoto visto che molti titolari non sono riusciti a coprire la quota di iscrizione".
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E per questo, Carena fa un appello ai negozianti della zona ma non solo: tutti sono invitati a contribuire alla spesa. "Non dovrebbero essere solo i commercianti a pagare per le luci, sarebbe bellissimo se anche i residenti e chi lavora negli uffici più alti delle vie aiutasse in qualche modo, anche solo con dieci euro a testa. Anche perchè, voglio ricordare, che la nostra zona rimanga al buio quest'anno è un rischio concreto".
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