GENOVA -Il piromane del Cep di Prà accusato da tanti abitanti quando ancora crepitavano le fiamme non è stato poi mai denunciato ai carabinieri forestali. Però da quando è stato sommariamente accusato anche in diretta su Primocanale i roghi nel quartiere sono cessati.
La forestale è da sempre in prima linea nella difesa del territorio, come raccontano le statistiche che parlano di una decina di piromani, quasi sempre seriali, fermati negli ultimi dieci anni.
Anche per questo il calendario 2023 dell'Arma dei carabinieri presentato oggi a Roma e nei vari comandi provinciali, Genova compreso, celebra i forestali che difendono la natura e la Sezione Agroalimentare che tutela il cibo delle nostre tavole.
Negli ultimi anni la Forestale è stata capace di individuare piromani molto diversi da loro.
A Vesima un anziano appiccava le fiamme per convincere le autorità a concedergli il permesso per costruire una piscina che, a suo dire, poteva essere usata per i rifornire d'acqua gli elicotteri.
A Davagna il piromane era un insospettabile insegnante di musica di un noto liceo, A Sori un idraulico che voleva screditare una cooperativa che puliva i boschi, al Cep fermati ragazzini che facevano esplodere i bengala di segnalamento rubati su treni. In Val Graveglia, entroterra del levante, invece un consigliere comunale ha spiegato che dava fuoco ai boschi per allontanare i cinghiali.
Per tante operazioni come queste la Forestale è stata celebrata nel calendario dell'Arma come baluardo a difesa dell'ambiente.
Come ha sottolineato Antonio Quarta, tenente colonnello dell'arma dei carabinieri Genova.
Dodici tavole, quelle del calendario 2003, impreziosite da racconti del geologo ambientalista forse più apprezzato come Mario Tozzi e dalle immagini artistiche di Armando Testa che giocando con i simboli dell'arma ha creato suggestivi animali e ambienti. Calendari per beneficenza uguali in tutta Italia e che nel formato da tavola omaggiano anche due delle più splendide località della Liguria come Moneglia e Perinaldo.
IL COMMENTO
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