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di Silvia Isola

Un weekend all'insegna della rievocazione storica: in diretta su Primocanale le quattro antiche Repubbliche Marinare si sfideranno prima a suon di trombe, in corteo per i vicoli del Centro Storico genovese, poi a colpi di remi in occasione della regata che prenderà il via domani, domenica 19 dicembre. La gara si disputerà nelle acque della costa genovese si tingono dei colori degli antichi galeoni medievali. Si disputa nello specchio acqueo della Fascia di Rispetto di Prà. L'ultimo anno che Genova aveva ospitato la gara è stato il 2018, quando per pochi centimetri si era fatta soffiare il Trofeo Oro e Argento da Amalfi. 

IL CORTEO DI SABATO - Un momento di musica e intrattenimento con Primocanale in diretta per far vivere l'evento al pubblico a casa (GUARDA QUI). Partenza del corteo da piazza De Ferrari con in testa la banda della Filarmonica Sestrese. Il Corteo Storico di Genova rievoca un evento dell’anno 1.101: il trionfale ritorno del condottiero genovese Guglielmo Embriaco (detto Testadimaglio) che, dalla Terrasanta, recò alla città il Sacro Catino. Il Corteo Storico di Amalfi rievoca la gran festa organizzata il 26 aprile 1.002 nel Ducato costiero: Sergio, primogenito del duca Giovanni I e della duchessa Regale, prende in sposa Maria, figlia del principe longobardo di Capua e Benevento; oltre agli sposi e agli esponenti della corte ducale, sfilano in corteo i principali protagonisti della storia marinara amalfitana: Mansone, avo dello sposo, i giudici suoi collaboratori, il console del mare, i consoli delle colonie virtuali d’oltremare, il vessillifero col gonfalone, i valletti e gli alfieri con la bandiera evocativa della romanità di Amalfi, i cavalieri, gli arcieri e i marinai. Il Corteo Storico di Pisa mette in scena una sequenza di figure evocative della storia medievale della città toscana: ecco la popolana Kinzica, che nel cuore di una notte del 1.004 balzò a cavallo correndo a perdifiato per avvertire i concittadini del pericolo d’invasione incombente sulla città, che era rimasta priva di difese fluviali essendo la flotta pisana impegnata alle isole Baleari, i consoli delle colonie d’oltremare,  i fanti e i balestrieri impegnati nelle lotte con le Repubbliche rivali (a Durazzo, al Giglio, alla Meloria, a Fratte presso Ravello), il podestà con membri dei Consigli e priori delle arti, il capitano del popolo, la marineria pisana rappresentata da ammiragli e consoli del mare, patroni, comiti, marinai. Il Corteo Storico di Venezia rende onore - come nell’anno 1489- alla patrizia veneziana Caterina Cornaro che - vedova di Giacomo Lusignano, dal quale aveva ereditato il regno di Cipro – sbarcò in Laguna e, assisa su una portantina retta da otto schiavoni mori e seguita dalla delegazione cipriota, venne accolta con gli onori dal doge e dalla città. Come è noto, la regina di Cipro consegnò l’isola alla Repubblica Serenissima che poté così rafforzare la propria influenza sulle vie dell’Oriente. Apre il corteo di Venezia il gonfalone con lo stendardo assegnato a Venezia nel 1171 dal Papa Alessandro III, sfila l’oligarchia mercantile dei senatori e dei pregadi con trombettieri e tamburini, e spiccherà, scortato dai suoi armati, il “capitano da mar” ovvero l’ammiraglio della flotta veneziana.

Passando da via XXV Aprile, piazza delle Fontane Marose, via Garibaldi, piazza della Meridiana, via Cairoli, via Bensa, via Lomellini, piazza Fossatello, via al Ponte Calvi, via Sottoripa arriverà alle 16 a piazza Caricamento. Da lì via al doppio corteo con il Confeugo, dove sarà presente il carro trainato da cavalli con il Cippo di alloro, l’Abate del popolo e i gruppi storici. Il percorso sarà: via Frate Oliverio, piazza della Raibetta, via San Lorenzo, piazza Matteotti, via Porta Soprana, via Petrarca e arriverà in piazza De Ferrari alle 16.45. Le autorità daranno così via alla tradizionale cerimonia del "Confeugo" sulla porta di Palazzo Ducale, dopo l'edizione 'a porte chiuse' a Palazzo Tursi. Dopo i saluti e gli auguri, seguirà la presentazione degli equipaggi da parte del dott. Dodero all'interno del Salone del Maggior Consiglio. E poi ci sarà il tradizionale 'botta e risposta' tra i "mogogni", le lamentele dei cittadini, e il sindaco. Il primo cittadino donerà il cartulario all’Abate del popolo. La cerimonia si concluderà con un momento musicale con protagonista Megumi Akanuma.

 

LA REGATA -  Istituita nel 1955 per celebrare le imprese delle più antiche Repubbliche Marinare italiane, la gara remiera per galeoni coinvolge quattro equipaggi, ognuno dei quali è composto da 8 vogatori e un timoniere, mentre le imbarcazioni sono lunghe 15 metri e larghe 1 metro e 70 centimetri. I galeoni, realizzati sulla linea delle antiche “Galere” o “Feluche di Rappresentanza” sono dipinti con i colori tradizionali e i simboli delle quattro antiche repubbliche marinare: bianco con drago per Genova, rosso con aquila per Pisa, verde con leone per Venezia e azzurro con cavallo alato per Amalfi. La città vincitrice si aggiudica il trofeo in oro e argento realizzato dalla Scuola Orafa Fiorentina, che verrà rimesso in palio in occasione della regata successiva. 

L'equipaggio genovese di bianco vestito può vantare alcuni nomi di spicco tra gli atleti presenti in formazione, che in passato hanno portato a casa titoli mondiali, ma avrà il suo da fare per conquistare il Trofeo in oro e argento. Nel 2018 per un soffio si era fatta strappare la vittoria da Amalfi, mentre nell'ultima edizione del 2019 era stata Venezia ad avere la meglio. "Siamo pronti, siamo preparati. Purtroppo visto che la gara è d'inverno, è stato più complicato allenarsi con le giornate più corte e il maltempo. In squadra abbiamo anche tanti ragazzi della nazionale, siamo pronti", commenta il capovoga del galeone Davide Muro. "Per me la terza volta che faccio la regata delle Repubbliche Marinare. Nel 2017 avevamo vinto, poi nel 2018 abbiamo perso quella sciagurata edizione genovese a pochi centimetri dal traguardo. Questa per me è la terza volta e proveremo a riconquistare il titolo".