GENOVA - "Chi non si vuole adeguare all'ecosostenibilità per entrare nel centro di Genova dovrà pagare, è la cosiddetta 'congestion charge' che viene usata in tutte le grandi città del mondo". E' questo l'obiettivo illustrato dal sindaco di Genova Marco Bucci a margine di un evento. L'idea di una sorta di 'tassa' per chi usa un mezzo inquinante in centro era già stata lanciata dallo stesso Bucci proprio a Primocanale nello scorso febbraio (guarda qui).
Durante il lockdown della prima emergenza Covid sono nate diverse nuove piste ciclabili come quella dalla Foce porta a Boccadasse o ancora quella lungo il Bisagno. Ma l'obiettivo del Comune è ridurre ulteriormente il numero di mezzi privati in giro per le strade della città. "Se volete un consiglio, compratevi una bicicletta elettrica o una moto elettrica" spiega ancora Bucci.
Diversi i progetti al momento in corso di realizzazione e i progetti in corso di approvazione. Tra i primi c'è l'estensione della metropolitana da Brin a Canepari e il prolungamento da Brignole verso piazza Martinez che sarà pronta, secondo quanto dichiarato recentemente dall'assessore alla mobilità di Palazzo Tursi Matteo Campora, nel 2024. Poi c'è lo skymetro della val Bisagno che dovrebbe consentire di collegare Brignole prima con Molassana e poi con Prato con un progetto per la prima parte già finanziato dal ministero (leggi qui) .
"Il nuovo piano della mobilità a Genova in linea di massima punterà sulle quattro linee di metropolitana di superfice da Voltri a Nervi comprese la Val Polcevera e la Val Bisagno collegate al centro città - spiega ancora Bucci -. Avremo un sistema digitale che controlla tutta la mobilità in città, chi si muove in modo ecosostenibile e i flussi verso il porto", ribadisce il sindaco aggiungendo che ci vorranno circa 14 mesi per l'attivazione del sistema digitale. Su possibili nuove aree blu come a San Martino non ci sono novità saranno superate completamente dal nuovo sistema" conclude Bucci.
IL COMMENTO
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