GENOVA - La buona notizia è che in Liguria non ci sono discariche abusive: secondo Giuseppe Vadalà, commissario unico per la realizzazione degli interventi necessari all’adeguamento alla normativa vigente delle discariche abusive presenti sul territorio nazionale, Amiu fa scuola a livello nazionale.
Rigenerazione discarica di Scarpino, premiato il Comune di Genova - IL RICONOSCIMENTO
La discarica di Scarpino, nonostante in passato sia stata oggetto di numerose inchieste giudiziarie, è in realtà diventata un modello da copiare per la gestione complicata del sito e Amiu Bonifiche è diventata partner dell'operazione che vuole contrastare, individuare e chiudere i siti illeciti. A raccontare con orgoglio i risultati di questa proficua collaborazione a Primocanale è il neo presidente di Amiu, Giovanni Battista Raggi, subentrato a luglio a Pietro Pongiglione.
"La struttura commissariale nazionale ha riconosciuto la qualità tecnica dei nostri uffici che sono in grado - grazie l'esperienza che hanno maturato anche su Scarpino che per lungo tempo è stato una spina nel fianco se vogliamo di tutti noi genovesi - di dare una mano nell'ambito dei casi più difficili a livello nazionale, come Roma Malagrotta"
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E in questo 2022 infatti l'attività si è concentrata proprio sulla messa in sicurezza e regolarizzazione della discarica di rifiuti urbani più grande d'Europa nella capitale. "Del resto, dopo una fase generale di industrializzazione dell'Italia e dell'Europa, è ovvio che ci siano tracce del passato che devono essere messe a posto, ma ci vorranno ancora anni", commenta a Primocanale Giuseppe Vadalà. Ma se la Liguria non ha i problemi di altre regioni, dovrà invece affrontare come tutti il tema della gestione dei rifiuti pericolosi e dei rifiuti urbani. Amiu costantemente propone campagne di comunicazione rivolte ai cittadini per sensibilizzarli sull'importanza del riciclo, del produrre meno rifiuti possibili e della raccolta differenziata.
"La Liguria può e deve migliorare specialmente la parte di raccolta differenziata. Ricordo che l'Unione Europea entro 2030 ci obbliga a non portare più del 10% di indifferenziati in discarica"
Certo, la strada è ancora lunga e deve essere percorsa soprattutto dai cittadini. Ancora troppo spesso per le strade della città davanti ai cassonetti o nei luoghi più isolati vengono scaricati i rifiuti ingombranti. Questo dipende dai singoli, dal canto suo il servizio cittadino di raccolta rifiuti cerca di ampliare il servizio: "Cerchiamo di dare al cittadino la maggior possibilità di evitare questo tipo di problematiche", ricorda Raggi.
"Ad esempio con il recupero di ingombranti direttamente al portone ritiriamo gratuitamente ora fino a 3 pezzi, ma presto verrà implementata a 5 pezzi. Diamo anche la possibilità con un servizio a pagamento di avere il ritiro degli ingombranti direttamente in appartamento oppure poterli portare alle isole ecologiche oppure agli stessi camioncini nelle piazze"
Le multe per chi compie un gesto simile sono salatissime: gli importi delle sanzioni amministrative variano a seconda della gravità dell’abbandono, da 300 a 1.200 euro per i cittadini e la denuncia penale, con le conseguenti procedure legali, per le imprese. A queste, poi, si aggiungono gli inasprimenti sulle multe per chi 'sbaglia' cassonetto nella raccolta differenziata.
Genova, multa da 300 euro per chi sbaglia bidone della differenziata - IL PROVVEDIMENTO
Dalla raccolta dell'umido, che permette di avere dei recuperi energetici attraverso il compost al riciclo di carta e plastica, la Liguria è ancora lontana e tra le regioni meno virtuose a livello italiano. Per incentivare ulteriormente i cittadini, oltre a progetti a premi come PlasTipremia, "stiamo inserendo il nuovo sistema di raccolta col cosiddetto bilaterale, per cui si troveranno sempre delle batterie complete complete anche con il cassonetto dell'umido".
"L'obbiettivo è arrivare nel 2023 a quel 65% fissato dalla normativa nel 2012, un bellissimo risultato per l'ambiente e per la qualità di vita di tutti noi"
E il sogno resta poi quello di trovare un sistema per premiare i cittadini virtuosi, magari abbassando la Tari per chi effettivamente ha dato il proprio contributo all'ambiente,