GENOVA - Sono i tanti sorrisi a far capire il motivo per cui ogni anno migliaia tra giovani e meno giovani tornino tutti bambini tra le attrazioni del Winter Park di Genova, dove le carrozzine e le diversità restano a terra, mentre sulle attrazioni salgono tutti nel segno dell'inclusione. E quest'anno la diciassettesima edizione della giornata della disabilità al luna park in Piazzale Kennedy è stata doppiamente inclusiva, vista la presenza di diverse famiglie ucraine e siriane, rifugiatesi a Genova: più di 3500 partecipanti dalle 9:30 del mattino hanno provato proprio tutti i giochi, dal trenino fantasma agli autoscontri, arrivando sulle montagne russe e i giochi più spericolati, come racconta lo stesso Mattia Gutris, portavoce del Winter Park.
"In una giornata normale, avrebbero più difficoltà: oggi regoliamo apposta per loro la velocità della attrazioni e diamo una mano ai ragazzi a salire e scendere. Ci riempie di gioia regalare loro una mattinata di spensieratezza"
Promotrice dell'evento è Nadia Superina, mamma di Lorenzo e coordinatrice dell’evento, che ricorda come sia nato quando suo figlio aveva soltanto 6 anni. 17 anni dopo, "è bello vedere bambini, adolescenti e anche anziani, tutti con disabilità diverse, impegnati a divertirsi senza barriere".
"I disabili sono qua con gli educatori ma anche con i fratelli e con gli amici ed è una giornata di piena integrazione: questo è quello che vorremmo vedere tutti i giorni"
A ripagare è proprio la gioia e l'entusiasmo che hanno sempre un'unica lingua, anche per i più piccoli scampati alla guerra. Come Aboudi, 16 anni fuggito dalla Siria in sedia rotelle assieme a mamma, papà e i due fratellini e che dal 2016 vive a Genova: "Mi piace molto il luna park, anche se ci sono dei giochi che fanno paura. Il mio preferito? Il bruco mela".
Per molti è la giornata più attesa dell'anno. Tra i tanti partecipanti anche la famiglia di Marco Macrì, papà genovese da sempre attivo per i diritti dei disabili, che ha elogiato questa idea che mette insieme giostrai, associazioni, famiglie e amministrazione: "È bello fare in modo che tanti bambini possano giocare come tutti gli altri, in una giornata su misura per loro".
"Sarebbe bello che giornate come queste venissero calendarizzate durante l'anno, oltre al Winter Park: dalla nostra bellissima riviera ai centri e allo stesso Centro Storico, abbiamo diversi spazi che potrebbero permettere di socializzare e stare insieme"
L'eterno tema è poi quello dell'accessibilità: con il bando del Ministero della Cultura e il piano del Comune di Genova, diversi musei nei prossimi mesi diventeranno ancor più inclusivi, abbattendo le barriere architettoniche e diventando fruibili anche a non vedenti e non solo, dato che le disabilità possono essere anche di natura cognitiva e ognuna richiede una sensibilità tutta sua. "A livello nazionale il settore dell'intrattenimento sta profondamente cambiando, ad esempio nel nord Italia - come a Gardaland - hanno iniziato ad adottare il ticket salta coda".
"Sarebbe molto interessante che anche l'Acquario o la nuova Città dei Bambini sviluppassero percorsi di questo tipo"
Stimolo che è già stato recepito anche con l'attivazione del nuovo master dedicato al turismo inclusivo, il primo a livello europeo che è promosso dall'Università di Genova e che proprio in collaborazione con l'Acquario svilupperà modus operandi per accogliere davvero tutti i visitatori nel miglior modo possibile.
A fare visita alla bella iniziativa anche il mondo della politica, bipartisan. Il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti si è concesso un'ora tra selfie con i più piccoli e l'ascolto dei familiari, che ha commentato come "questo momento di divertimento sia anche un momento di incontro molto importante che deve essere d'ispirazione per l'amministrazione: complimenti agli organizzatori di questa giornata che è ormai diventata una tradizione genovese". Presente anche la consigliera comunale del Partito Democratico Cristina Lodi che ha voluto sottolineare sia "importante la garanzia della riabilitazione per i minori e per le loro famiglie. Oggi non è un giorno di polemiche ma l'importante è ricordarsi nell'apprezzare quello che fanno tutte queste associazioni che poi deve intervenire anche la politica laddove sia necessario".