Una storia che si ripete, quasi in contemporanea, a pochi passi dal nostro territorio: mentre alla Spezia a calata Artom verranno ultimate le operazioni di sbarco degli ultimi presenti a bordo di Geo Barents, a qualche chilometro, nemmeno 30 via terra - nel porto di Marina di Carrara - è in arrivo nel pomeriggio di domenica 29 gennaio una seconda nave umanitaria, la Ocean Viking di Sos Mediterranèe. A bordo ci sono 95 profughi, tra loro 38 sono minorenni e di questi ben 33 sono non accompagnati.
La nave, come è accaduto per Geo Barents, ha percorso circa 1500 km lungo le coste per arrivare al porto designato di sbarco, quello toscano di Marina di Carrara. Il soccorso è datato 25 gennaio: "abbiamo raccolto 95 naufraghi da un gommone stracarico in acque internazionali al largo della Libia, dopo la richiesta di soccorso di #seabird2. I guardacoste libici sono arrivati sul posto e hanno messo a rischio la sicurezza dei naufraghi con manovre pericolose", scrive Sos Mediterranèe su Twitter. Dove racconta, tra le altre, la storia di Omar, che da Tripoli ha raggiunto le coste per fuggire, ma un amico non ce l'ha fatta: "Le onde colpivano la barca. Siamo caduti fuori. Qualcuno mi ha afferrato e sono riuscito a tirarmi su, ma gli altri sono rimasti in acqua. Quattro persone sono morte. Tra loro c'era il mio amico". Le persone cadute in mare - i fatti accadono a prima dell'arrivo di Ocean Viking - sono disperse.
La competenza per l'organizzazione dello sbarco e degli spazi adibiti, come avviene alla Spezia anche a Marina di Carrara è dell'Autorità di sistema portuale del mar Ligure orientale. "A Carrara per la prima accoglienza ci sarà l'utilizzo del padiglione di Carrara Fiere", ha dichiarato il presidente dell'autorità Mario Sommariva. Pochi dei migranti resteranno in Toscana. E la Lega locale ha annunciato, già nelle scorse ore, una manifestazione di protesta all'arrivo della nave.
(Credits foto Sos Mediterranèe)