Geo Barents, riprese le operazioni di sbarco per i 99 uomini rimasti a bordo

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Lo sbarco della Geo Barents alla Spezia è terminato alle 15,26, mentre la Ocean Viking è in arrivo a Marina di Carrara. A bordo erano rimasti 99 stranieri, tutti uomini adulti. La nave aveva salvato 237 persone tra le quali 27 donne e 87 minori di cui 74 non accompagnati.

In Liguria resteranno solo 43 dei 237 migranti arrivati nel porto della Spezia con la Geo Barents: 23 sono minori non accompagnati che resteranno alla Spezia, 20 gli adulti e i minori accompagnati che saranno suddivisi tra Genova e Savona. Lo fa sapere l'assessore regionale alla protezione civile Giacomo Giampedrone. Sono dodici i migranti ricoverati, tra questi i casi covid sintomatici (all'ospedale di Sarzana) e una donna con un ginocchio rotto (Sarzana) che saranno poi destinati a strutture fuori regione.

Sono tre i centri di accoglienza dove alloggerà la maggior parte dei minori non accompagnati sbarcati dalla Geo Barents. I minori arrivati in porto sono 87, 74 sono 'soli'. Di questi 23 resteranno alla Spezia. Gli altri 51 andranno ad Alessandria, Livorno e Foggia. Nelle prime due città sono già arrivati, mentre in queste ore è partito il pullman per la città pugliese. Intanto la prefettura della Spezia fa sapere che gli altri migranti andranno in Toscana, Emilia Romagna, Lombardia, Veneto, Piemonte e una piccola quota a Genova.

Nella prima giornata sono scesi in 138 in tutto su 237: sbarcati nel pomeriggio a partire dalle 16,30, gli ultimi poco prima delle 21 di sabato, quando a tutti i giornalisti è arrivata la nota: "Sbarco concluso per oggi. 99 persone (tutti uomini adulti) sono rimaste a bordo, scenderanno domani mattina quando riprenderanno le operazioni di sbarco". E questa mattina, domenica 29 gennaio, alle 10 circa lo sbarco è ricominciato a calata Artom grazie alla macchina organizzativa messa in moto da Comune, Croce Rossa, Regione, Autorità Portuale, Prefettura, Asl5, Caritas. Uno sbarco più rapido quello di domenica: alle 11 ne restavano 85 da sbarcare, 30 i volontari della Croce Rossa impegnati.

All'ora di pranzo di domenica arrivano nuovi aggiornamenti: 17 migranti sono risultati positivi al Covid, i casi sintomatici sono stati portati all’ospedale San Bartolomeo di Sarzana mentre gli asintomatici sono stati accompagnati a Genova.

Emergono anche particolari sulle persone scese: ci sarebbero infatti anche nuclei familiari numerosi, uno raggiunge le otto persone.
Pochissimi resteranno in Liguria. Le regioni di destinazione sono prevalentemente Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Toscana.

Nella notte circa cento persone hanno dormito all'interno del Terminal 1 che nelle scorse ore era stato equipaggiato con brandine e coperte per accogliere i migranti. Sono le persone che già ieri sera avevano completato i controlli, sanitari e di polizia, e che sono stati assegnati alle loro destinazioni. Questa mattina sono in partenza con pullman dedicati. Circa trenta persone sono già state accompagnate.

Poco lontano da calata Artom, davanti alla sede della Guardia Costiera su passeggiata Morin, il presidio di Amnesty International con cartelli di accoglienza dei migranti in arrivo che transitano davanti alla palazzina di mattoni per le operazioni di riconoscimento. Sarà forse domani, lunedì 30 gennaio, la manifestazione contro il decreto Piantedosi: ma è atteso comunque in serata un pronunciamento da parte della Prefettura sulla situazione di nave e comandante.

A scendere per primi ieri sono stati donne e bambini, feriti e persone da ricoverare. Tre positivi al covid, senza sintomi importanti, una donna caduta a bordo con una presunta frattura al ginocchio a cui è stato riservato un posto in ortopedia, una donna incinta ricoverata per precauzione, un ricovero per polmonite dirottato sull'ospedale di Sarzana (ma non si tratta di un caso grave) due ustionati per esalazioni e ferite procurate già prima del salvataggio da parte di Medici Senza Frontiere a bordo di Geo Barents.

Dei 237 che si trovavano a bordo della nave, raccolti in tre operazioni differenti di salvataggio, la questione più delicata resta quella degli 87 minorenni. Tra questi, 74 sono non accompagnati: circa venti resteranno in Liguria, gli altri saranno affidati a strutture delle regioni a noi limitrofe.

Tra i primi a scendere c'era la bambina, l'immagine che più ha toccato nel corso della diretta di Primocanale: una piccola di nemmeno un anno, incappucciata in una giacca di pile arancione, che ha sorriso quando è stata presa in consegna dal personale della Croce Rossa. La stessa bambina che tutti a bordo ricordano per il suo pianto disperato quando è stata salvata, al largo delle coste libiche.

La piccola è con la mamma: una ragazza del Mali, giunta in Libia con la figlia per imbarcarsi verso l'Europa. Anche la mamma è nella lista dei minori non accompagnati: nemmeno lei infatti ha ancora compiuto 18 anni.

Le operazioni di sbarco, controllo sanitario, riconoscimento delle identità e smistamento potranno durare almeno fino a lunedì, come ha spiegato l'assessore alla protezione civile regionale Giacomo Giampedrone. Resta il nodo della Geo Barents stessa: la nave infatti potrebbe incorrere in sequestro amministrativo, poiché avrebbe violato le norme del decreto Piantedosi, l'attuale ministro degli Interni.

Secondo la norma infatti, violate le nuove regole per il salvataggio in mare che vietano i soccorsi multipli (e la Geo Barents ne ha fatti tre in quattro giorni), si incorre nel sequestro per due mesi dell'imbarcazione oltre alla multa al comandante fino a 50mila euro. Saranno comunque Polizia di Stato e Guardia Costiera a dover accertare, mentre il Prefetto della Spezia Maria Luisa Inversini dovrà poi metterle in atto.

(Crediti foto Medici Senza Frontiere)