GENOVA - "Siamo all'alba di una nuova stagione industriale?". È questo l'interrogativo che emerge al convegno sulla "Circular economy e il re-manufacturing", organizzato dall'assessorato allo Sviluppo economico di Regione Liguria in collaborazione con la Camera di Commercio di Genova al Palazzo della Borsa, un'occasione per delineare con istituzioni, esperti e rappresentanti del tessuto imprenditoriale ligure la situazione attuale e le opportunità che l'economia circolare prospetta per il prossimo futuro.
"Il nuovo settennato dei fondi Fesr 2021-2027 pone obiettivi sfidanti che vogliamo e dobbiamo cogliere in vista di un necessario cambio di paradigma, che deve tener conto di materie prime sempre più limitate. Opportuno perciò capire il fenomeno a cui stiamo andando incontro e le aspettative che ripone sul tema la comunità ligure - spiega l'assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti - Per farlo, con questo convegno, in continuità con i precedenti incontri tematici, abbiamo acceso un faro su come la Liguria possa intraprendere la strada del Green Deal europeo, evitando che la transizione ecologica generi danni alle filiere industriali. Con la nuova programmazione avremo 30 milioni di euro da destinare alle imprese liguri in quest'ambito, dobbiamo fare in modo che ogni euro venga speso al meglio".
"Fino a pochi anni fa lo sviluppo e la crescita economica e industriale sul territorio erano vissuti come obiettivi in contrasto con l’ambiente, il riciclo e il recupero delle risorse: oggi non è così – dichiara il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – Gli obiettivi sfidanti che l’Europa si è data in termini di contrasto al climate change, recupero del territorio e rigenerazione urbana delle proprie città sono molto significativi. Oggi stiamo mettendo le basi per conciliare crescita economica, benessere, occupazione e, ovviamente, la tutela del nostro pianeta. Se pensiamo che la Liguria, sette anni fa, aveva una situazione dei rifiuti definita dalla commissione bicamerale d’inchiesta come un girone dantesco mentre oggi, dopo aver ha superato il 55% di raccolta differenziata, ha un piano avanzato che prevede la realizzazione degli impianti per la chiusura completa del ciclo, una regione che ospita non solo i principali porti del Paese con una particolare attenzione alla sostenibilità dei combustibili utilizzati dalle navi, ma anche aree marine protette e che sta facendo un gigantesco lavoro sulla depurazione, è evidente – sottolinea il governatore - che bisogna continuare sulla strada di rendere sempre più compatibile un bene essenziale alla crescita economica come l’ambiente, utilizzando tecnologie e capacità di integrazione del nostro sistema di ricerca e del nostro mondo dell’industria, per la creazione di un modello di crescita e sviluppo sostenibili".
"L’economia circolare è un punto fondante e centrale dello sviluppo economico e imprenditoriale di Genova e della Liguria. È importante che i nuovi bandi europei vengano indirizzati verso settori che facilitino la doppia transizione, digitale ed ecologica, per le nostre imprese" chiosa il presidente di Camera di Commercio Genova Luigi Attanasio. "Oltre agli impianti, che devono essere di più e migliori, e ad una migliore raccolta serve anche una campagna di convincimento: l'opinione pubblica deve essere ricettiva sul tema del riciclo, serve un lavoro culturale a partire dalle scuole", conclude.
IL COMMENTO
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