GENOVA - Cambio ai vertici del Soccorso Alpino e Speleologico della Liguria.
Ma che cos'è il Soccorso Alpino? A fare il punto ai microfoni di Primocanale è il neo presidente Roberto Canese. "Siamo un corpo nazionale formato da praticamente solo volontari. Ci occupiamo prevalentemente di quelli che sono i soccorsi di infortunati in ambienti impervi, quindi nei boschi, nei sentieri, in tutte le zone che non sono raggiungibili diciamo dai mezzi tradizionali. Ci occupiamo della ricerca di dispersi, anche questi in ambienti montani ipogei e ci affianchiamo alla protezione civile per quelli che sono le attività di maxi emergenze".
Terremoti, Covid e altri eventi catastrofici, il Soccorso Alpino è in prima linea. "In Italia è formato da circa 7000 volontari, in Liguria siamo circa 300. Di questi 300 le persone si compongono in diverse specificità, quindi passiamo dai tecnici alpini a quelli che vanno nelle grotte e poi c'è una componente importante che è quella sanitaria, composta da medici e infermieri".
Canese ricorda le regole da seguire quando si decide di passare una giornata sui sentieri a pochi giorni dalla tragedia sul monte di Portofino. In quell'occasione, nonostante la giovane vittima fosse preparata al difficile passo, con la giusta attrezzatura e tutte le accortezze, la tragedia è stata inevitabile.
Ma troppo spesso le persone si addentrano nei boschi senza informarsi e prepararsi in modo adeguato: "Abbiamo soccorso gente in ciabatte, persone rimaste a mezza parete sugli scogli perchè avevano deciso di risalire direttamente dal mare, famiglie con bambini piccoli alle due del pomeriggio sotto il sole cocente, anziani e soprattutto animali domestici. Bisogna stare attenti e pensarci bene".
IL COMMENTO
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