Finalmente si può iniziare a parlare di tempistiche. Come infatti confermato dal sindaco di Ventimiglia, Flavio Di Muro, il progetto, rivisto, della passerella Squarciafichi, distrutta dalla violenza dell’acqua nell'ottobre del 2020 ( tempesta Alex n.d.r.), è atteso per la fine di settembre.
“A quel punto - conferma il primo cittadino - la documentazione verrà inviata agli uffici preposti di Regione Liguria e, finalmente, potremo procedere con i lavori. L’opera, che non coinvolgerà né l’alveo del fiume Roya né i suoi argini, potrà così essere realizzata contemporaneamente ai lavori di messa in sicurezza di questi ultimi per la quale Regione Liguria ha già confermato la disponibilità economica”.
Per la città di Ventimiglia, da sempre, la passerella rappresenta l’unione della città: il collegamento tra il centro, il porto, le spiagge e la zona cosiddetta del Water Front che conta un investimento, da parte del privato, di centinaia di milioni di euro.
“Non penso di sbagliare - aggiunge Di Muro - a definirlo il progetto più importante, da parte di privati, in Regione Liguria: un’area di 16 mila metri quadri che prevede al suo interno zone dedicate alle attività commerciali, residenziali e ricettive. Un'opera che cambierà il volto di Ventimiglia potenziandone la vocazione turistica”.
La società, oltre ad aver acquistato l’intera area che sovrasta il nuovo porto "Cala del Forte" di proprietà del principato di Monaco, ha investito anche in zona Campasso all’altezza della foce del fiume Nervia.
“Il privato che investe in maniera così importante - sottolinea Di Muro - deve comunque tenere conto di quelle che sono le esigenze della Città e dei suoi residenti, alcune cose devono infatti essere riviste come, ad esempio, gli spazi dedicati all’istruzione e alle attività sportive. Il mio obbiettivo è far sì che i ventimigliesi siano orgogliosi di vivere nella loro città”.
Per quanto invece concerne il nuovo porto, Di Muro non nasconde soddisfazione per un’opera che non può che portare lustro.
“La Marina di San Giuseppe ha evidentemente potenziato il suo appeal e, una volta terminati i lavori per la realizzazione della nuova passerella, si potrà finalmente tornare a parlare di città e non di quartieri”.
In quest’ottica di cambiamenti, sempre Di Muro, ricorda che è in programma il rifacimento del ponte Doria: “Per una città - chiude - a misura d’uomo”.
IL COMMENTO
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