GENOVA - Mentre in Tribunale ci sarà la prima udienza per il processo dei 14 operai di Ansaldo Energia il resto dei lavoratori scenderanno in piazza, per "non lasciarli soli".
Il 16 gennaio si svolgerà presso il Tribunale di Genova l'udienza preliminare del processo riguardante i 14 operai di Ansaldo Energia e i 2 lavoratori del Porto, tutti denunciati durante gli scioperi dell'ottobre 2022. Quel giorno centinaia di lavoratori avevano occupato l'Aeroporto di Genova.
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Il blocco dello scalo aeroportuale genovese era avvenuto dopo una prima giornata di caos, con la città divisa in due e migliaia di operai in presidio sulla sopraelevata di Genova tra fumogeni e copertoni in fiamme. La seconda giornata di protesta era invece iniziata prima delle 6, proprio davanti alle portinerie di accesso dell'azienda. Poi una lunga camminata fino alla rotonda Castruccio dove il corteo si è scontrato con i poliziotti del reparto mobile. Il bilancio è stato di tre agenti feriti e 10 operai contusi. Uno degli addebiti principali è infatti interruzione di pubblico servizio, ma i capi d'imputazione sono molto articolati.
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I lavoratori protestavano per l'assenza di soluzioni alla grave crisi finanziaria che in quel momento attanagliava l'azienda, poi risolta con un significativo aumento di capitale ovvero ciò che reclamavano gli operai. Oggi, la Rsu Fiom Fim di Ansaldo annuncia uno sciopero proprio in concomitanza della prima udienza. L'appuntamento è il 16 gennaio per le 8.30 davanti alla stazione ferroviaria di Genova Principe, in piazza Acquaverde.
"Ansaldo Energia aveva aperto la procedura pre-fallimentare, le officine erano vuote da mesi, i fornitori non venivano pagati (mancava persino lo scotch per i pacchi) e migliaia di posti di lavoro (2.300 diretti di Ansaldo Energia e altre centinaia dell’indotto) erano concretamente a rischio - si legge nel comunicato emesso dalla Rsu Fiom Fim Ansaldo Energia -. L'Ansaldo Energia, una delle più grandi e antiche fabbriche di Genova rischiava la chiusura. Scioperi e mobilitazioni con la vicinanza di gran parte della città servirono a salvare l’Azienda, attraverso la ricapitalizzazione, e il futuro di migliaia di famiglie ad essa legate".
Nel comunicato l'appello: "Tutti i lavoratori e i delegati delle altre fabbriche e categorie, tutte le associazioni e tutti coloro che ci sono stati vicino in quei giorni di lotta sono i benvenuti alla grande manifestazione di solidarietà".
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