GENOVA - Nella Giornata dell'Unità Nazionale, della Costituzione, dell'Inno e della Bandiera, e in occasione delle “Giornate Mazziniane”, questa mattina, davanti alla tomba di Giuseppe Mazzini, al cimitero monumentale di Staglieno, Genova ha celebrato uno dei suoi figli più illustri.
Dal 2012, infatti, il 17 marzo si celebra la Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera, istituita come festività civile con legge 222 del 23 novembre 2012, con l’obiettivo di promuovere i valori di cittadinanza e consolidare l’identità nazionale attraverso la memoria civica, ricordando l’anniversario della proclamazione del Regno d’Italia avvenuta nel 1861.
Alla cerimonia di questa mattina hanno partecipato il presidente del Consiglio comunale di Genova Carmelo Cassibba, il ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, l’assessore allo Sviluppo economico di Regione Liguria Alessio Piana, il consigliere di Città Metropolitana di Genova Claudio Garbarino e il presidente dell’Associazione Nazionale Mazziniana Italiana Michele Finelli.
Il ministro Zangrillo ha voluto lanciare un appello ai giovani: "Viviamo in un paese dove il valore della libertà che esiste ma abbiamo dovuto lottare per averlo. Giornate come queste servono proprio a far comprendere, soprattutto ai più giovani, che questi valori vanno coltivati. Non sono scontati, tutto quello che sta succedendo nel mondo ce lo ricorda ogni giorno di più. I giovani non vanno educati solo al digitale ma anche ai valori fondanti della nostra nazione".
"Genova è “città dell'Inno Nazionale” - dichiara il presidente del Consiglio comunale Carmelo Cassibba- e questa giornata di celebrazione acquista oggi un'importanza ancora più pregnante. Il legame profondo tra Genova e “Il Canto degli Italiani” è un riflesso della sua significativa partecipazione alla lotta per l'indipendenza e all'unità del Paese. Genova è stata testimone e protagonista di momenti cruciali nella storia risorgimentale, contribuendo con il suo ardore patriottico alla realizzazione del sogno di un'Italia unita e libera. Oggi siamo chiamati a riflettere su tutto questo e su ciò che rappresentano i simboli che ci rendono una nazione: costituzione, inno e bandiera. È un'opportunità per riaffermare il legame indissolubile tra la città e i valori di democrazia che costituiscono il fondamento del nostro paese e il nostro impegno a difendere e promuovere i principi di solidarietà, uguaglianza e fratellanza che sono alla base del nostro patrimonio culturale e storico".
IL COMMENTO
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