IMPERIA - “L’approvazione dello statuto è un obbligo in capo al commissario e ritenendo doveroso un confronto ho indetto questa assemblea. Senza approvazione i 500 creditori si sarebbero uniti nel fallimento il che significa che la gestione del servizio sarebbe andata a gara esclusivamente privata. L’obiettivo è avere il vincitore della gara, che riguarda la quota di minoranza della società, entro il 31 ottobre 2024”.
È questo il riassunto del presidente Ato idrico della provincia di Imperia Claudio Scajola al termine della riunione svoltasi nella sala degli specchi di palazzo Bellevue a Sanremo incentrata su Rivieracqua, la società che gestisce impianto idrico e fognario dell’imperiese.
A questo punto il 'secchio' passerà ai singoli comuni che dovranno approvare, attraverso il
Consiglio comunale, statuto e patti parasociali. Interessante sarà alla reazione dei comuni non soci che, come previsto, dovranno entrare a far parte di Rivieracqua per consentire la gara e l’ingresso del privato. I comuni non soci hanno infatti sempre difeso a spada tratta la loro autonomia idrica.
IL COMMENTO
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