GENOVA - La visita al porto di Genova, poi l'incontro con i familiari delle vittime della tragedia di ponte Morandi quindi il viaggio nel cantiere del Terzo Valico. La giornata genovese del presidente del Consiglio Mario Draghi a Genova si riassume nelle tre tappe. Una visita simbolica ma anche dal forte valore politico e strategico per il futuro della città e del Paese. Il primo viaggio del premier dopo la rielezione di Sergio Mattarella come Presidente della Repubblica. Primocanale in diretta ha raccontato passo dopo passo la giornata genovese di Draghi. (Qui il racconto della giornata minuto per minuto).
E' stata l'occasione per il premier per visitare il porto di Genova, una visita partita dal mare che ha permesso allo stesso Draghi di prendere visione in prima persona dei progetti delle grandi opere che il porto di Genova attende, su tutte la nuova diga foranea ma non solo. A fare da 'Cicerone' il presidente dell'Autorità portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini. Un incontro che ha permesso al mondo portuale e istituzionale di sottolineare una volta in più quanto sia importante sfruttare al meglio il Pnrr per lo sviluppo della città e di tutto il Nord-Ovest del Paese.
E proprio sul futuro dello scalo portuale genovese il premier ha rimarcato quanto il porto sia strategico nella ripartenza del Paese: "La velocità e l'efficienza dello scalo portuale sono fondamentali per le nostre esportazioni e per l'intero settore produttivo. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza, insieme al programma straordinario, ci consentono di rendere il porto di Genova ancora più competitivo e sicuro. È un investimento sulla città, e sull'industria regionale e nazionale".
Proprio il presidente Signorini ha sottolineato l'importanza di investimenti per poter competere con i grandi porti europei: "Genova si sta candidando seriamente a ricoprire un ruolo centrale. La diga, l'ampliamento dei cantieri navali, tutta l'accessibilità stradale e ferroviaria ma anche l'ampliamento dell'aeroporto sono le opere più importanti" con Signorini che ha chiesto al premier di rivedere l'entità giuridica dell'Autorità portuale "La natura giuridica dell'Autorità portuale in Italia è incompatibile con la sfida del Pnrr: noi siamo un ente pubblico, non economico" (Guarda qui).
Draghi a Palazzo San Giorgio ha ricordato la storia di Genova e la sua capacità di ripartenza. Il ricordo di cosa ha rappresentano l'Expo di trent'anni fa e di come abbia cambiato il rapporto porto-città. Poi ancora l'importanza del Pnrr: "Dobbiamo abbattere gli ostacoli, cogliere a pieno i vantaggi offerti dalle infrastrutture. Migliorare la connessione tra il porto e ferrovia in modo far fronte alla concorrenza dei porti Europei. Bisogna ridurre le inefficienze e agevolare la digitalizzazione. Il Pnrr ci consente di investire in progetti di lungo termine e migliorare le infrastrutture". Poi un messaggio legato agli investimenti per la città con le occasioni per attirare i giovani a Genova e riqualificare i quartieri con occasione di dare lavoro ai giovani". Anche il presidente della Regione Giovanni Toti (Guarda qui) e il sindaco di Genova Marco Bucci (Guarda qui) hanno ripetuto nel loro discorso la grande occasione offerta dal Pnrr e come Genova e la Liguria siano pronte a sfruttare le opportunità.
Il presidente ha anche annunciato misure ad hoc per contrastare l'aumento delle bollette di luce e gas: "Il governo non dimentica il presente e il presente oggi ci fa vedere una realtà caratterizzata dalle difficoltà che famiglie e imprese hanno per l'aumento dei prezzi dell'energia elettrica. Il governo sta preparando un intervento di ampia portata nei prossimi giorni" (Guarda qui).
Poi la visita alla Radura della Memoria in via Fillak per incontrare i parenti delle vittime del crollo di ponte Morandi. Un momento di cordoglio e riflessione con Draghi che si è fermato a lungo davanti alla targa che ricorda i nomi delle 43 vittime. "Quattro anni dopo il loro dolore dei familiari è sempre il nostro dolore" ha detto il presidente del Consiglio. I familiari hanno ricordato l'iter del disegno di legge presentato per garantire giustizia piena alle vittime delle tragedie come quelle del ponte Morandi ricevendo rassicurazioni da parte del premier (Guarda qui). Proprio in via Fillak il sindaco Bucci ha consegnato la bandiera con la croce di San Giorgio, simbolo di Genova, nelle mani di Draghi.
Infine l'ultima tappa prima di ripartire. La visita al cantiere del Terzo Valico nella vicina Trasta. Opera ritenuta dal tutto il mondo economico e portuale fondamentale per rilanciare la città e le sue attività. Il premier ha avuto l'occasione di percorrere il tunnel del cantiere e complimentarsi personalmente con le maestranze al lavoro (Guarda qui). L'opera ampiamente finanziata va avanti e inizia a vedere la luce in fondo al tunnel.
Draghi ha rassicurato anche per quanto riguarda le opere ferroviarie legate al nodo di Genova e ai collegamenti con Milano. Dal chief executive officer del gruppo Ferrovie, Luigi Ferraris arriva una tempistica legata al quadruplicamento della Tortona-Milano, opera fondamentale per ridurre i tempi senza i quali gli altri lavoro rischiano di risultare inutili: "Per le tempistiche guardiamo al 2024-2025 per l'ultimazione e i collaudi del tunnel". A quel punto la visita del premier è ufficialmente terminata con Draghi ripartito dall'Aeroporto Colombo per tornare a Roma dopo un'intensa mattinata genovese.