Vai all'articolo sul sito completo

Attualità

"Il concetto di presidio nazionale non deve essere limitato al mantenimento dell'organico e dei siti produttivi in Italia - concludono i sindacati -, ma deve confermare la garanzia di presenza dello Stato italiano nella proprietà".
1 minuto e 56 secondi di lettura
di R.P.
Il tuo browser è obsoleto.

LA SPEZIA-Le segreterie provinciali dei sindacati confederati Cgil, Cisl e Uil hanno invitato i parlamentari spezzini a un'assemblea pubblica in centro città durante la quale chiederanno loro di prendere posizione sulla ventilata cessione della business unit Sistemi Difesa di Leonardo, che riguarderebbe anche l'ex Oto Melara ed i suoi circa mille dipendenti diretti.

"Siamo fermamente convinti che la cessione al migliore offerente con il solo scopo di fare cassa sarebbe un danno incalcolabile per il Paese - commentano Luca Comiti, Antonio Carro e Mario Ghini, rappresentanti territoriali di Cgil, Cisl e Uil - Sarebbe ancora più grave se venissero confermate le affermazioni dell'ad di Leonardo sulla possibilità che il governo condivida tale impostazione, totalmente diversa da quanto importanti esponenti locali del governo hanno annunciato e intrapreso nelle scorse settimane".

I rappresentanti locali a Roma sono la senatrice Stefania Pucciarelli (Lega) e i deputati Manuela Gagliardi (Coraggio Italia), Raffaella Paita (Italia Viva), Lorenzo Viviani (Lega) e Andrea Orlando (Pd) che è anche ministro del lavoro. "Il concetto di presidio nazionale non deve essere limitato al mantenimento dell'organico e dei siti produttivi in Italia - concludono i sindacati -, ma deve confermare la garanzia di presenza dello Stato italiano nella proprietà. In caso contrario i sindacati ritengono necessario che da parte dell'azionista si applichi l'utilizzo dello strumento della Golden Power". L'assemblea pubblica si terrà il 4 marzo prossimo.

"L’eventuale vendita della BU Sistemi Difesa di Leonardo, data come molto probabile da parte delle sigle sindacali, è un esito da scongiurare con ogni mezzo. Come ho più volte sostenuto, il governo deve fare quanto in suo potere per mantenere l’italianità di questo asset industriale strategico, se necessario ricorrendo alla Golden Power - ha dichiarato la deputata della Spezia Manuela Gagliardi, di Coraggio Italia -. L’ho ricordato anche durante un’interrogazione al ministro della Difesa Guerini, evidenziando come fosse opportuno che l’esecutivo si attivasse al più presto per evitare la cessione. Occorre mantenere nei confini nazionali questo presidio militare e industriale, perciò ci auguriamo fortemente che le notizie che stanno circolando in questi giorni, riguardo un possibile avvallo del governo, siano infondate. - aggiunge - Per questo parteciperò all'assemblea sindacale indetta per il prossimo 4 marzo alla Spezia, per ribadire l'importanza che la BU non sia venduta e resti italiana. Continuerò inoltre a lavorare in Parlamento facendo il possibile per scongiurare questo scenario".

ARTICOLI CORRELATI

Lunedì 15 Novembre 2021

Oto Melara vada a Fincantieri anche se Parigi e Berlino non vogliono

Il destino dell'azienda spezzina Oto Melara riaccende i riflettori sull'industria strategica italiana. E ancora una volta mostra come il governo di turno, adesso quello guidato da Mario Draghi, sia pronto a disfarsi di un pezzo di Paese in nome di un europeismo che sembra essere soltanto nostro. Sì,
Martedì 16 Novembre 2021

Ipotesi franco tedesca per Oto Melara: partiti contrari, ma il Governo non stoppa Leonardo

Vertici e incontri alla Spezia con partiti e sindacati sul futuro dello stabilimento
Domenica 14 Novembre 2021

Proposta franco-tedesca per Oto Melara, Toti: "Resti in mano italiane, polo con Fincantieri"

La società del gruppo Leonardo e un futuro da decifrare