"Quando ero ragazzo tutte le canzoni da "Fischia al Vento" a "Bella Ciao" le cantavamo perché le insegnavano a scuola, facevano parte del nostro retaggio…".
Lo ha svelato il presidente della regione Liguria Marco Bucci a Primocanale durante la manifestazione nelle vie del centro di Genova per celebrare il 25 Aprile.
Il governatore garantendo di "cantare benissimo" ha anche intonato le strofe più note, "Fischia il vento infuria la bufera...", per poi interrompersi con un sorriso, poi aggiunge: "So anche Bella Ciao, noi da giovani, sotto i 15, 20 anni, le cantavamo tutte, noi abbiamo sempre festeggiato il 25 Aprile perché è una cosa importante per la nostra città e per la nostra Italia e per tutte le generazioni".
Per l'occasione ecco il testo di Fischia il Vento, così per non dimenticare e rimanere ancorati alle due strofe più note.
«Fischia il vento, urla la bufera,
scarpe rotte e pur bisogna andar
a conquistare la rossa primavera
dove sorge il sol dell'avvenir.
A conquistare la rossa primavera
dove sorge il sol dell'avvenir.
Ogni contrada è patria del ribelle,
ogni donna a lui dona un sospir,
nella notte lo guidano le stelle,
forte il cuor e il braccio nel colpir.
Nella notte lo guidano le stelle
forte il cuore e il braccio nel colpir.
Se ci coglie la crudele morte,
dura vendetta verrà dal partigian;
ormai sicura è già la dura sorte
del fascista vile e traditor.
Ormai sicura è già la dura sorte
del fascista vile traditor.
Cessa il vento, calma è la bufera,
torna a casa il fiero partigian,
sventolando la rossa sua bandiera;
vittoriosi, al fin liberi siam!
Sventolando la rossa sua bandiera,
vittoriosi al fin liberi siam!»