Anche nel giorno della Liberazione e della visita di Mattarella a Genova non sono mancate le polemiche politiche. La miccia la accende il Pd perché la candidata sindaca Silvia Salis non è stata invitata alla cerimonia ospitata al Teatro Nazionale: "Sono rimasto colpito – affermano i vertici del partito - che il 25 Aprile, che deve essere festa di tutti, non siano stati coinvolti i candidati a sindaco, e in particolare la nostra Silvia Salis. E' un momento di gioia in un periodo delicato in cui è importante rievocare una coesione ed evitare qualunque forma che prevedesse l'esclusione di qualcuno. Lo consideriamo uno sgarbo istituzionale e una brutta pagina. Qualcuno dovrà rispondere di questo mancato invito". E' una posizione alla quale si allinea il M5S: "Sgambetto di una destra in evidente difficoltà? O, peggio, incapacità di gestire correttamente un appuntamento istituzionale? Non aver invitato Salis è stato peggio di uno sgarbo istituzionale perché non è solo la candidata sindaca, ma anche la vice presidente vicaria del Coni nonché commendatrice della Repubblica nominata dallo stesso Mattarella".
La risposta di Bucci
La risposta è arrivata dal presidente della Regione Marco Bucci: “Mi sembra che quello del Teatro Nazionale fosse un momento istituzionale e quando ero candidato nessuno mi ha mai invitato. Io non stavo sul palco di piazza Matteotti, ero giù insieme alla gente. Lo ricorderò sempre perché non riuscivo a capire, anzi diciamo che cominciavo a capire cosa stava succedendo. Vedremo oggi pomeriggio dove si piazzerà Salis, se va giù assieme a tutti gli altri fa la cosa giusta senza pretendere di stare con le istituzioni. E' quello che dice il sistema. Tra l'altro, poi, è il cerimoniale del Quirinale che decide queste cose”.
L'intervento a gamba tesa di Piciocchi
Anche il vicesindaco reggente e candidato sindaco del centrodestra Pietro Piciocchi è intervenuto sulla polemica. "In questa giornata in cui ricordiamo il sacrificio di tanti partigiani trovo veramente fuori luogo le polemiche scatenate da Pd e M5s, su chiaro mandato della candidata della sinistra, per il suo mancato invito, questa mattina, alla cerimonia presso il Teatro Nazionale, alla presenza del Presidente della Repubblica - commenta Piciocchi -. Non si capisce a quale titolo la candidata rivendicasse il proprio diritto di intervenire alla commemorazione in teatro, riservata ai rappresentanti di istituzioni pubbliche, ai ragazzi delle scuole e a figure con riconosciuti meriti nel campo sociale e della cultura cittadina. Ciascuno ha il suo ruolo e non si può mancare di rispetto in questo modo alle istituzioni per manie di protagonismo, per narcisismo personale o per smodata ricerca di visibilità.
Verrebbe da domandarsi: ma chi pensa di essere? Come si può solo lontanamente pensare di piegare le cerimonie istituzionali alle proprie esigenze personali?"
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