GENOVA -Piccole storie che fanno filtrare un raggio di sole fra tanta cronaca piena solo di brutte notizie. Al centro del racconto un tecnico che in fondo ha solo fatto il suo lavoro, ma lo ha fatto impegnandosi a fondo anche al di là del canonico orario di lavoro per scovare un guasto che sembrava introvabile e da giorni lasciava al freddo un'intera scuola.
Per questo, quando i caloriferi delle classi dell'Istituto scolastico Albaro di via Monte Zovetto ad Albaro sono tornati finalmente a riscaldarsi, gli alunni e gli insegnanti per ringraziare quel tecnico così caparbio e generoso hanno scritto una email alla sua ditta, poche frasi che hanno scaldato il cuore dell'idraulico, Raffaele Macera, che racconta con orgoglio dell'email, "ogni lavoro regala soddisfazioni diverse e queste sono le mie soddisfazioni" taglia corto.
L'intervento che ha riportato il caldo nella scuola non è stato semplice: "Non è stato facile localizzare il tubo guasto fra tutte le tubature sotto il pavimento - racconta Macera - per riuscirci abbiamo effettuato carotaggi e rilievi, poi è stato trovato questo tubo esploso che buttava sabbia nell'impianto e per questo gli impediva di partire".
Raffaele Macera lavora per conto di una ditta che dalla sede operativa di viale Brigata Bisagno gestisce il controllo a distanza delle centrali termiche, gli impianti di riscaldamento, di ben 800 complessi fra scuole, municipi e musei, non solo in Liguria, fra questi palazzo Tursi, sede del Comune di Genova, trecento scuole genovesi e i musei comunali.
"Facciamo questo lavoro con grande passione lavoro - spiega il tecnico - per questo l'arrivo della lettera di ringraziamento ha fatto molto piacere, se poi arriva dagli alunni di una scuola la soddisfazione è stata ancora maggiore, significa che anche i ragazzi, come le insegnanti, hanno percepito il nostro impegno".
IL COMMENTO
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