GENOVA - Metropolitana, ascensori, funicolari e cremagliera gratuiti per quattro mesi a Genova. La sperimentazione prenderà il via il primo di dicembre e si concluderà il 31 marzo 2022: per la metropolitana il biglietto non dovrà essere obliterato tra le ore 10 e le 16 e tra le 20 e le 22, mentre la 'mobilità verticale' sarà sempre gratis. Sono già pronti i cartelli che verranno affissi sopra le obliteratrici, così come partirà a breve una campagna informativa attraverso il sito web, la app e le paline informative di Amt.
"Sperimentazioni di questo genere in Italia non ce ne sono", spiega Marco Beltrami, amministratore unico di Amt, entrando nel merito dell'iniziativa messa in campo. "Varrà anche per i non residenti a Genova. Sono due gli obbiettivi principali: da una parte vogliamo distribuire l'affluenza sulla metro nel corso della giornata, dato che l'ora di punta è tutta concentrata tra le 7 e le 9 del mattino. L'idea di fondo è che 'cambiando' gli orari di lavoro uno possa andare e tornare a casa con la metropolitana gratuitamente. Dall'altra parte vogliamo stimolare una mobilità dolce delle persone, che possono muoversi in città facilmente anche a piedi per spostamenti di prossimità, usando ascensori, funicolari e cremagliera. In questo modo anche i turisti potranno beneficiare della proposta per visitare la città e godersi il panorama. Contiamo di attirare sempre più clienti nuovi che con la gratuità del biglietto possano sperimentare per la prima volta questo tipo di trasporto sostenibile". E su questo Enrico Musso, a capo dell'Ufficio Smart Mobility del Comune di Genova. "Ridurre il costo diretto per l'utente è il primo passo per spingere le persone a usufruire di una mobilità più sostenibile, obbiettivo condiviso della nostra amministrazione".
I costi si aggirano tra i 500 e i 600 mila euro, al mese si parla quindi di circa 180 mila euro. L'azienda è in grado di sostenerli in autonomia, ma si attendono anche delle risorse da parte del Governo, secondo quanto stabilito dall'articolo 51 del Decreto Legge 73/2021, che premia gli sforzi per limitare l'affollamento sui mezzi pubblici visto il perdurare della pandemia. "Tra gli effetti di questa sperimentazione contiamo anche quello di stimolare le persone a muoversi nelle ore in cui c'è meno affollamento, con un relativo effetto positivo anche per la diffusione del Covid", sottolinea il sindaco Marco Bucci che ribadisce i prossimi step da compiere sul tema trasporto pubblico locale. "Stiamo investendo sempre più sulla mobilità elettrica per decarbonizzare l'aria. La nostra idea è quella di raggiungere il trasporto interamente gratuito a Genova, sempre pagato dal cittadino, ma in modo diverso e più economico, come già avviene in alcune città dell'Australia, del Brasile, del Lussemburgo o, qui in Italia, a Livigno".
Di questo progetto se ne parla da tempo, anche perché la realizzazione non è così semplice. Per l'assessore alla mobilità del Comune di Genova Matteo Campora lo spazio di un prossimo mandato potrebbe portare il compimento di questo "biglietto invisibile, una cifra che il cittadino paga nel corso dell'anno con cui può accedere a diversi servizi, dal parcheggio in area blu all'utilizzo dell'intera rete del trasporto pubblico locale". Un costo più limitato di un abbonamento annuale ma a carico di tutti che entro il 2027 l'idea potrebbe diventare realtà. Al contempo, però, si studia anche l'ipotesi di realizzare abbonamenti differenziati per area cittadina, come a Parigi in cui la città è divisa in zone concentriche, o per servizi specifici come ascensori, navebus o metropolitana, in modo tale da limitare la spesa per gli utenti.
IL COMMENTO
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