GENOVA- Parte da Genova il viaggio dei parlamentari ucraini che hanno lasciato la città di Kiev per arrivare a Roma: lì incontreranno il Governo italiano per chiedergli di mantenere la sua posizione diplomatica e per ringraziarlo della vicinanza e dell'accoglienza di tutte le mamme e i bambini in fuga dalla guerra. Dopo aver attraversato la Polonia, la delegazione ha fatto tappa in Liguria non a caso.
"Genova è una porta per l'Italia, non solo marittima, ma si è rivelata un nodo fondamentale per accogliere gli ucraini: per il suo legame con Odessa, in tanti nel sud del paese la conoscevano già e sono venuti qui anche per questo motivo"
"Ringraziamo tutte le autorità competenti, dal sindaco a Regione Liguria per il grande lavoro svolto", commenta a Primocanale in un ottimo italiano Dimitri Natalukh, deputato ucraino e presidente Commissione parlamentare affari economici, che assieme ai colleghi è stato ricevuto prima a Palazzo Tursi e poi in piazza De Ferrari nel palazzo di Regione Liguria.
Intanto nel paese continua incessantemente la guerra e il Governo ucraino è il primo a volere che questo conflitto con la Russia termini il prima possibile.
"Non vogliamo però terminarlo con condizioni estremamente sfavorevoli per l'Ucraina: le perdite umane, oltre che culturali ed economiche sono già altissime e non vogliamo risultino vane"
Anche perché tutte le persone che attualmente si trovano protette nel nostro paese desiderano di tornare a casa nelle loro città, molte purtroppo distrutte dai bombardamenti. "Il nostro scopo principale è quello di accertarci che tutti i nostri connazionali stiano bene e intervenire ove necessario: vogliamo sapere quali siano le loro condizioni, se hanno qualche problema se possiamo trovare un mezzo di risolvere questi problemi, se hanno trovato il lavoro necessario, se i bambini vanno a scuola e se abbiano un posto dove vivere".