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di Matteo Cantile

Banca Carige potrebbe trovare un compratore: nella serata di ieri, infatti, è arrivata l’offerta non vincolante da parte di Banca Bper. La proposta è questa: Bper è pronta a rilevare l’88,3% delle quote di Carige in mano al Fondo Interbancario e a Cassa Centrale Banca per poi lanciare un’offerta pubblica di acquisto a 0,80 Euro ad azione. In cambio Bper chiede al Fondo di versare un miliardo di Euro a titolo di ricapitalizzazione di Carige.

L’offerta di Bper, banca guidata dall’ex amministratore delegato di Carige Piero Montani, è valida fino al 20 di dicembre. Dall’istituto genovese non trapela alcun commento, la decisione del resto è in capo agli azionisti e non al management di Carige: ciò che si sa, però, è che domani si riunirà il consiglio di amministrazione del Fondo Interbancario che certamente prenderà in esame la questione.

Da fonti romane trapela un certo ottimismo: difficile che Montani abbia fatto una mossa così importante al buio, conoscendo la sua accortezza e le ottime relazioni in Banca d’Italia. Anche il miliardo chiesto per la ricapitalizzazione ha un senso operativo: la banca necessita di 400 milioni di aumento di capitale e ci sono poi un paio di questioni ancora aperte e potenzialmente preoccupanti, sia sul lato assicurativo che su quello dell’inevitabile ricorso di Malacalza alla corte di cassazione.

“L’interesse di Bper per la realizzazione dell’operazione – scrive la banca in una nota - è coerente con l’obiettivo di ampliamento dimensionale del perimetro del Gruppo bancario attraverso operazioni mirate che siano in grado di accrescere il valore per tutti gli stakeholders, continuando a garantire un elevato profilo di solidità patrimoniale di Bper Banca, almeno pari a quello attuale. L’Operazione consentirebbe, altresì, di risolvere in modo definitivo le problematiche di Carige, salvaguardando la clientela e il complesso degli stakeholders della stessa nonché tutelando al meglio gli interessi degli azionisti di minoranza”.

L’amministratore delegato di Carige Francesco Guido (LEGGI QUI) aveva parlato a Primocanale di “strada tracciata” per la cessione di Carige: effettuando l’operazione entro il 30 giugno, tra l’altro, il compratore potrà beneficiare di oltre 400 milioni di crediti fiscali.

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