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Nell'entroterra savonese preoccupa l'illuminazione e il riscaldamento degli edifici pubblici come scuole e palestre. De Vecchi: "Sarà difficile fare una stima preventiva di quello che andremo a pagare"
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di Linda Miante

Gli aumenti in bolletta preoccupano le amministrazioni comunali dell'entroterra, dove i costi per il riscaldamento di scuole e impianti sportivi rischiano di salire alle stelle. "Gli enti stanno affrontando il tema dei rincari in un periodo di riassesto dei bilanci comunali. Le variazioni devono essere fatte per legge entro la fine di novembre, come indica il testo unico degli enti locali. Ci troviamo a fare delle previsioni senza alcuna garanzia", commenta Christian De Vecchi, sindaco di Carcare, durante la trasmissione di Primocanale Inchiesta, cinque territori, un tema.

La corsa al risparmio dei comuni liguri presenta caratteri diversi a seconda dell'area. In Val Bormida per esempio il comune di Carcare è corso ai ripari. "Qualche anno fa abbiamo installato un impianto di teleriscaldamento a cippato di legna, ovvero una soluzione in cui il legno viene sminuzzato a scaglie, che si è rivelata efficace. Per Carcare non è solo una soluzione ottima per il riscaldamento ma anche per l'approvvigionamento della materia prima" prosegue De Vecchi. Quella di Carcare è una filiera corta, che coinvolge il territorio. "Il chilometro zero ci permette quindi di abbattere i costi quantomeno del riscaldamento".