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di Aurora Bottino

GENOVA - Genova e la Liguria celebrano il Giorno della Memoria rinnovando il ricordo della Shoah per commemorare le vittime dell'Olocausto, lo sterminio del popolo ebraico, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte.   

La giornata commemorativa è stata istituita in Italia nel 2000 e in tutto il mondo nel 2005 e non è solo un omaggio alle vittime del nazismo ma un'occasione di riflessione per tutti i cittadini.

Oggi nella Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale la cerimonia ufficiale del Giorno della Memoria alla presenza del sindaco Marco Bucci, dei rappresentanti della Regione Liguria, del prefetto di Genova Renato Franceschelli e delle massime autorità civili e militari della provincia. Momento centrale della celebrazione l’orazione ufficiale del Consigliere della Comunità Ebraica di Genova Ariel Dello Strologo.

Giornata della Memoria, la Liguria commemora la Shoah: "Non c'è futuro senza ricordo" - LA NOTIZIA 

Durante la commemorazione sono stati premiati gli studenti degli istituti scolastici del primo e secondo ciclo di istruzione che hanno partecipato alla XXI edizione del concorso nazionale “I giovani ricordano la Shoah”. Oltre che la consegna delle Medaglie d'Onore concesse dal Presidente della Repubblica ai cittadini italiani militari e civili ed ai familiari dei deceduti che, deportati o internati nei lager nazisti, siano stati destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra. L’importante riconoscimento è stato conferito a Domenico Franzone, Lino Rossi, Silvio Schenone, Stanislao Simeone, Pasquale Varlese, Patrizio Vedovati. 

Il ricco programma di eventi, iniziato lo scorso 13 gennaio, è stato predisposto da un gruppo di lavoro coordinato dalla Prefettura di Genova al quale, oltre al Comune e alla Città Metropolitana di Genova, hanno partecipato rappresentanti di Regione Liguria, Comunità Ebraica di Genova, Centro Culturale Primo Levi, ANED Associazione Nazionale ex Deportati, Università degli Studi di Genova, Comando Militare Esercito “Liguria”, Direzione Scolastica Regionale Liguria, Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea, Associazione per l'Amicizia Italia-Israele, Archivio di Stato di Genova e Goethe-Institut Genua. 

Alla Spezia alla presenza del sindaco Pierluigi Peracchini e della massime autorità militari, religiose e civili la deposizione di una corona di alloro al Monumento ai Caduti nei campi di sterminio nazisti presso il complesso scolastico “2 Giugno”. Poi una seconda deposizione di una corona al Monumento ai Deportati Politici in Passeggiata Morin. Poco dopo, in sala Dante (via Ugo Bassi), si è tenuta una seduta di Consiglio comunale straordinario durante la quale saranno consegnate le medaglie d’onore a familiari di ex -deportati da parte del Prefetto della Spezia Maria Luisa Inversini.

A Savona in collaborazione con la Diocesi e l’ANED l’Associazione Musicale “Gioachino Rossini” e la Fondazione Culturale Cento Fiori invita a tre eventi ad ingresso libero. Giovedì 26 gennaio alle ore 17:30 alla Sala Stella Maris, in piazza Pippo Rebagliati 2B, si terrà il concerto di Laura Guatti al flauto, Mattia Rizzuti al clarinetto, Olesia Rusina al violino, Simone Criscenti al violoncello e Loris Orlando al pianoforte. Il quintetto eseguirà “Le merle noir” (1952) per flauto e piano e “Quatuor pour la fin du temps” (1941), quartetto per clarinetto, violino, violoncello e piano, entrambi di Olivier Messiaen (1908 – 1992) e introdotti da Marco Lombardi, docente al Conservatorio Statale di Musica “Francesco Venezze”. Sarà visitabile anche la mostra “Arte. Oltre il lager”.

A Imperia al centro i giovani con le scolaresche che presenzieranno alla proiezione del film ‘Vento di Primavera’, presso il Cinema Centrale, offerto proprio dall’istituto. Prima le autorità e le istituzioni si ritroveranno in piazza Serra per le cerimonie ufficiali, passando poi dalla Prefettura per i riconoscimenti alle famiglie di alcuni partigiani, eroi della Resistenza.

"Il Giorno della Memoria è soprattutto consapevolezza di ciò che non vogliamo mai più essere - ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti -, è la ferma volontà di condannare ogni forma di violenza e intolleranza. Ma è anche insegnare ai nostri giovani a scegliere con coscienza, senza commettere gli errori del passato, coltivando l’uguaglianza e il rispetto per tutti. Come diceva Primo Levi un segnalibro della memoria che non dovrà mai essere tolto".

"Il 27 di gennaio del '45 si è scoperto il campo di Auschwitz ed è una cosa che a pensarci è impressionante - dichiara il sindaco di Genova Marco Bucci -. Per questo è opportuno non dimenticare. La memoria dev'essere la base su cui costruire il futuro, basandoci su quello che c'è stato nel passato. C'erano le leggi razziali in Italia, quelle che hanno generato il trasferimento delle persone nei campi di concentramento. Sono qualcosa che anche la nostra città non ha recepito nel modo giusto. Tanti genovesi hanno aiutato le persone a scappare dall'Italia ma le amministrazioni non lo hanno fatto. Ho già chiesto scusa a Liliana Segre quando le abbiamo dato la cittadinanza onoraria a nome della città, perché non abbiamo agito come avremmo dovuto. Oggi le amministrazioni devono avere la forza di reagire anche se ci sono solo delle piccole avvisaglie che possa succedere qualcosa di simile, la forza delle amministrazioni deve essere in grado di arginare queste cose. Dobbiamo reagire in modo serio per costruire un futuro migliore per le nuove generazioni".

Secondo il prefetto di Genova Renato Franceschelli "dobbiamo fare in modo, come ha detto la Senatrice Segre, che non diventi un rituale noioso. Noi ci proviamo ogni anno con questo evento, che raccoglie tantissime espressioni di questa città, soprattutto il mondo della scuola. Mi auguro che la presenza dei ragazzi sia l'antidoto a farla diventare una manifestazione di retorica e che la renda viva e attuale".

"È la pagina più brutta della storia europea, dove dei popoli che si credevano assolutamente avanzati dal punto di vista culturale hanno dimostrato invece di non rispettare i valori basilari sui cui si basano i diritti fondamentali dell'uomo, la persecuzione contro il popolo ebraico è stata una pagina nera della storia europea e mondiale - ha detto il viceministro delle Infrastrutture Edoardo Rixi-. Una persecuzione portata avanti con una disumanità totale contro esseri umani che venivano sostanzialmente 'gestiti' peggio degli animali. Non si può avvicinare la parola 'Olocausto' ad altre tragedie dell'umanità perché mai si è verificata da parte di un popolo civilizzato un'atrocità così grande contro altri esseri umani".

 

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