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La Regione: "L'obiettivo è evitare chiusure improprie e prolungate"
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di a.pop.

Un tavolo tecnico della Regione per affrontare l'emergenza peste suina è stato convocato per la mattinata di lunedì 17 gennaio. Una vera e propria task force che vedrà presenti il servizio veterinaria di Alisa, Anci, Camera di Commercio, il dipartimento regionale che si occupa di politiche della natura e aree interne, protette e marine, parchi e biodiversità oltre al presidente di Regione Liguria Giovanni Toti e il vicepresidente e assessore all'Agricoltura e caccia Alessandro Piana. Il compito della task force è quello di portare avanti un’operazione di sorveglianza attenta e di confrontarsi con tutti i soggetti interessati per agire con misure di contenimento.

Sono in tutto 36 i comuni della Liguria interessati dalle misure limitative disposte dall'ordinanza ministeriale per provare a evitare la diffusione del virus tra i suini. Oltre alla Liguria anche l'Alessandrino è interessato dalle stesse misure che impediscono per sei mesi caccia, pesca, passeggiate e giri in bici nei boschi dei comuni circoscritti dalla misura (LEGGI QUI)

"Vogliamo predisporre tutte le misure più opportune per superare l'emergenza, grazie anche a una collaborazione fattiva con le altre regioni, tenendo presente il grande mercato italiano di export della carne di maiale che potrebbe subire gravi danni, senza misure adeguate” spiega il governatore Toti. A preoccupare sono soprattutto le chiusure e limitazioni previste con le conseguenze economiche per tutto l'entroterra interessato. La Regione ha già chiesto al Governo aiuti per affrontare l'emergenza. I comuni della Valle Scrivia si sono subito mossi e aspettano il via libera a un piano di abbattimento dei cinghiali (LEGGI QUI). Secondo ordinanza resta comunque autorizzata la caccia selettiva come prevista dal piano regionale. 

"L’obiettivo prioritario è evitare chiusure improprie e prolungate nel tempo e avere dati chiari e oggettivi su come affrontare la seconda fase a partire dall’area esterna cuscinetto che coinvolge 36 comuni dove verranno effettuati da subito controlli appropriati e si procederà con abbattimenti selettivi per evitare la possibilità di contagi - spiega l'assessore Piana -. Un caso di peste suina nel cuore dell’Europa non c’era ancora stato, prima o poi doveva succedere a causa dell’alto numero di ungulati e del proibizionismo venatorio.

Il primo caso di peste suina in Liguria segnalato a Isola del Cantone, poi altri due a Ronco Scrivia. Un virus letale al 100% per suini e ungulati come sottolineato da Roberto Moschi, responsabile del servizio veterinaria di Alisa.