Attualità

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di Giovanna Donato*

GENOVA - Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Giovanna Donato, mamma del figlio di Andrea Cerulli, una delle 43 vittime del crollo del Ponte Morandi. Il 14 agosto 2023 saranno 5 anni da quella tragedia e Primocanale come sempre sarà in diretta per non dimenticare quanto accaduto. 

Cinque anni sono un tempo molto lungo. In questi 5 anni Cesare ha iniziato le scuole medie e le ha finite superando anche il suo primo esame, ha scelto quale scuola superiore fare e quest'anno dovrà frequentare la terza liceo, Cesare ha segnato il suo primo goal iniziando per la prima volta a giocare a calcio, ha debuttato con passione in uno spettacolo teatrale, ha pianto per la serie B del Genoa ma ne ha festeggiato la risalita in A, e poi le sue chiavi di casa, le sue prime uscite serali con gli amici, la prima barba, le prime scelte da fare solo...

Era solo un bambino 5 anni fa e adesso è un ragazzo, un bel ragazzo. 5 anni è un tempo lunghissimo. In 5 anni il processo è ancora in corso, iniziato da appena un anno, le due società responsabili hanno avuto il tempo di patteggiare e di uscire dal processo, in 5 anni non è stata fatta ancora giustizia, in questo tempo sono cambiati tanti governi, tante parole, tante promesse ma nessuno si è preso la responsabilità di quanto accaduto. 

In 5 anni si è riusciti a non togliere la revoca alla concessionaria colpevole ma a liquidarla profumatamente, in 5 anni non c'è ancora un memoriale né rinascita di un quartiere prima abbandonato e dopo straziato dalla tragedia. In 5 anni l'informazione pubblica ha dimenticato la vergogna di questa tragedia nazionale rendendola invisibile agli occhi di tutti gli italiani, in 5 anni la città di Genova ha avuti grossi finanziamenti per la tragedia investi in opere discutibili, in 5 anni un disegno di legge richiesto per la tutela di tutti i cittadini è ancora fermo quando ogni giorno vengono fatte leggi a discapito dei cittadini...

5 anni sono davvero un tempo lunghissimo soprattutto per una mamma che da SOLA deve crescere il proprio figlio... Ma nonostante siano passati 5 lunghi anni il ricordo di quel 14 agosto, la corsa alle notizie, il telefono spento di Andrea, le preghiere, quella telefonata, le lacrime soffocate, quel viaggio in aereo verso la drammatica verità, l'urlo di Cesare...quel ricordo annulla i 5 lunghi anni trascorsi perché vive in me, in tutti noi, ogni giorno!

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