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Da inizio anno la centralina che ha superato i livelli più volte è quella di Quarto, seguita da Pegli
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di Eva Perasso

Non solo il calore insopportabile e i problemi di salute, soprattutto per le persone più fragili: a preoccupare in questo periodo di ondate di calore e bollini rossi è anche l'inquinamento dell'aria, i cui livelli salgono insieme a quelli della temperatura.

"L'inquinante che più risente di queta ondata di calore - perché si crea nelle basse aree dell'atmosfera - è l'ozono: è un inquinante secondario poiché non esiste una sorgente, non esce dal tubo di scappamento delle auto, ma si combina in atmosfera grazie all'interazione dei raggi solari con i cosiddetti 'precursori' ovvero altre sostanze come gli ossidi di azoto che in virtù dell'azione solare cedono ossigeno e si combinano e si mettono insieme in maggior quantità nelle giornate più calde", spiega a Primocanale il responsabile qualità aria di Arpal Federico Grasso.

"I valori sono saliti in questi giorni, ci sono valori normativi di riferimento e il più famoso è la soglia di informazione ossia quando il livello dell'ozono supera 180 microgrammi per metro cubo per un'ora consecutiva. Questo si è verificato alcune volte dove le centraline sono posizionate nelle aree più verdi: a Genova Quarto c'è stato un superamento il 22 agosto, è la settima volta questa estate che Genova Quarto supera questa soglia. A Genova Pegli abbiamo avuto due superamenti nell'anno, all'Acquasola invece non abbiamo ancora avuto superamenti. E' un inquinante che può essere trasportato anche a larghe distanze. Qualche superamento si è avuto anche nelle province di Imperia e Savona".

Il biossido di azoto - ricorda Grasso - è un inquinante misurato dal 2010 e ininterrottamente ha visto la media annuale superiore ai livelli di soglia. Questo è il motivo per cui Genova è uno dei territori inseriti nella procedura di infrazione europea. 

 

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