Aggressione omofoba, le associazioni: "Un sommerso di discriminazioni"
In vista della seduta consueta del martedì pomeriggio il Consiglio Comunale ha incrementato con un supplemento l'ordine del giorno dei lavori. La senatrice Paita: "Servono più agenti"
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di Aurora Bottino
"Un episodio che si inserisce in un crescente clima di odio e di attacchi verso persone e luoghi della comunità LGBTQIA+ che accomunano Genova, Roma, Milano, Bologna e Napoli dall’inizio del 2025". Così Arcigay dopo che un giovane commesso di 25 anni è stato insultato e picchiato perché gay. L'aggressione - raccontata dal Secolo XIX - è andata in scena nella serata tra sabato 18 e domenica 19 gennaio nel centro storico di Genova, nel pieno della movida.
Il giovane è stato preso a pugni mentre veniva insultato: "Devi andartene"
Secondo quanto emerso dalle testimonianze il ragazzo, che era in giro con altri tre giovani, è stato seguito e poi picchiato da almeno tre persone. I tre lo hanno spinto contro un muro e lo hanno preso a pugni. Gli urlavano: “Frocio di m*, devi andartene”. I tre avrebbero preso di mira il giovane e quando gli altri due amici hanno provato a intervenire sono stati minacciati di morte.
Con la denuncia un quadro reale delle violenze con movente omolesbobiatransfobico
"Questo trend, evidenziato dagli articoli di stampa dell’ultimo mese, mette in luce una situazione di crescente insicurezza in tutto il Paese" si legge nel comunicato di Arcigay Genova. "Sosteniamo con forza la scelta di sporgere denuncia alla Questura di Genova da parte del ragazzo aggredito. Denunciare permette sia di rintracciare gli aggressori sia di restituire alla stampa, alla politica e alle forze dell'ordine un quadro sempre più reale delle violenze e delle aggressioni che su tutto il territorio nazionale sono caratterizzate da un movente omolesbobiatransfobico".
Pochi gli episodi che raggiungono la cronaca ma "c'è un sommerso di discriminazioni"
"Nella nostra regione sono pochi e isolati gli episodi di questo tipo che raggiungono la cronaca - continua Arcigay -, ma esiste un sommerso di discriminazioni che grazie al lavoro del Centro Antidiscriminazioni Approdo Sicuro di Arcigay Genova, operativo da 3 anni, stiamo iniziando a far emergere. Se si contano anche gli episodi di bullismo e intolleranza motivati da orientamento sessuale e identità di genere il bilancio è decisamente negativo. La Rete Nazionale dei Centri Antidiscriminazione LGBTQIA+, a cui aderiamo come Centro Antidiscriminazioni Approdo Sicuro di Arcigay Genova, conferma che il numero e la gravità delle violenze contro la comunità LGBTQIA+ sta aumentando su tutto il territorio nazionale".
Liguria Pride: "Non torneremo mai ad avere paura"
"Quanti sono gli episodi non denunciati? Quante di queste aggressioni non raggiungono la ribalta mediatica?" denuncia con un comunicato Liguria Pride. "Hanno sdoganato la violenza, hanno affossato il DDL Zan che avrebbe consentito di apportare aggravanti specifiche per episodi come questi, trincerandosi dietro una missione sconsiderata contro un’ideologia gender che esiste solo nelle teste di chi ha paura di ciò che non comprende. Chi odia vorrebbe che fossimo noi ad aver paura per le nostre vite. Da parte del Coordinamento Liguria Rainbow esprimiamo solidarietà al ragazzo vittima di questo gravissimo episodio e agl* amic* che lo hanno difeso.
Alle istituzioni, al governo, agli odiatori seriali che gettano benzina sul fuoco, va tutto il nostro biasimo. E una promessa: non smetteremo mai di lottare per i diritti, non faremo un passo indietro. Non lasceremo sol* nessun*. NON TORNEREMO AD AVERE PAURA. Mai".
L'intervento della politica
Solidarietà e vicinanza al giovane vittima dell'aggressione omofoba da diversi personaggi politici come la senatrice ligure Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva, che scrive: "Da mesi avverto dello stato di insicurezza in cui versa il centro storico del capoluogo ligure. L'impegno delle forze dell'ordine è massimo, ma servirebbero più agenti a presidiare il territorio. Senza escludere l'ipotesi di utilizzare l'esercito".
Nel frattempo in vista della seduta consueta del martedì pomeriggio il Consiglio Comunale ha incrementato con un supplemento l'ordine del giorno dei lavori. È prevista una delibera di giunta al Consiglio che modifica "la composizione delle commissioni consiliari permanenti" e della commissione speciale per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo, omofobia ed istigazione all'odio ed alla violenza.
"L'aggressione omofoba avvenuta a Genova chiama tutti a un’assunzione di responsabilità e attenzione". Così Davide Natale segretario PD Liguria e Simone D’Angelo segretario metropolitano PD Genova. "Esprimiamo tutta la nostra solidarietà al ragazzo vittima di questo gravissimo episodio che condanniamo fermamente e con forza. È importante che questi episodi vengano denunciati e che non cadano nel silenzio, perché azioni come queste non possono essere più tollerate e devono essere rigettate dalla società. Condividiamo e facciamo nostro il richiamo alla politica e le sollecitazioni arrivate da Arcigay e Liguria Rainbow. Sarà nostro impegno affinché si creino sempre più le condizioni per una cultura del rispetto, contro ogni discriminazione o gesto omofobo. Verificheremo che la legge regionale del 2009 che garantisce la parità di diritti di ogni persona in ordine al proprio orientamento sessuale o alla propria identità di genere diventi pratica concreta in ogni sua parte, per prevenire e contrastare ogni gesto che leda i diritti di una persona. Contro la narrazione di chi, anche all’interno delle istituzioni, si sottrae al dovere di combattere le discriminazioni e tutelare tutti i cittadini. Lavoreremo per favorire i momenti di confronto e per far crescere nella società la consapevolezza dell'importanza del rispetto verso ogni individuo".
"Condanniamo con forza il gravissimo episodio di omofobia che ha avuto come vittima un ragazzo, nel centro storico, lo scorso fine settimana". Lo dichiarano il facente funzioni sindaco Pietro Piciocchi e l’assessore alle Pari Opportunità Francesca Corso. "Questo episodio è un’offesa per la nostra città, una città storicamente aperta, accogliente e del rispetto. Questa aggressione vile e inaccettabile rappresenta una violazione dei diritti fondamentali di ogni individuo: sosteniamo con determinazione la scelta del ragazzo aggredito, a cui va la nostra vicinanza e solidarietà, di denunciare l'accaduto alle autorità competenti, affinché i responsabili vengano identificati e puniti".
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