Tempi lunghi e tribunali intasati? c'è un'alternativa. L'arbitrato, che si conferma una soluzione sempre più scelta per risolvere controversie in modo rapido ed efficace. E' possibile inoltre ottenere una decisione vincolante grazie a un procedimento privato e semplificato. Una scelta vincente, soprattutto in ambito commerciale.
L'arbitrato è un modo alternativo per risolvere una disputa senza andare in tribunale. In pratica, le parti coinvolte scelgono una o più persone chiamate "arbitri" che hanno il compito di ascoltare entrambe le versioni, analizzare le prove e prendere una decisione finale. Si usa spesso in ambiti commerciali o contratti, dove le parti vogliono evitare lunghe attese o costi elevati dei tribunali tradizionali, di questo tema se ne è parlato nell'incontro tenutosi presso la sede della camera di commercio di Genova dal titolo "Arbitrato ma quanto mi costi?".
Perchè scegliere questa strada?
L'arbitrato è come un "processo privato", ma più veloce e meno formale rispetto alla giustizia ordinaria. La decisione dell’arbitro, chiamata "lodo arbitrale", è vincolante, cioè le parti devono rispettarla, si usa spesso in ambiti commerciali o contratti, dove le parti vogliono evitare lunghe attese o costi elevati dei tribunali tradizionali.
Quali sono i tempi mediamente, rispetto a una causa ordinaria?
I tempi di un arbitrato sono generalmente molto più rapidi rispetto a una causa ordinaria. Mediamente, un arbitrato si conclude entro 6 mesi a 1 anno, a seconda della complessità del caso e delle regole stabilite dalle parti. In confronto, una causa ordinaria in Italia può durare 3-5 anni (o anche di più) solo per il primo grado di giudizio, senza contare eventuali appelli o ricorsi in Cassazione, questa rapidità rende l'arbitrato particolarmente vantaggioso per chi cerca una soluzione veloce ed efficace alle dispute.
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