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Tre settimane fa i bambini si erano visti chiudere le porte della mensa fino a data da destinarsi dopo che durante l'ultima ondata di maltempo le infiltrazioni d'acqua erano arrivate a far piovere tra i tavoli
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di Aurora Bottino

Genitori con secchi e secchielli per protestare e chiedere il rifacimento del tetto della scuola primaria Emilio Salgari, a due passi da villa Scassi, a Sampierdarena. Tre settimane fa i bambini si erano visti chiudere le porte della mensa fino a data da destinarsi dopo che durante l'ultima ondata di maltempo le infiltrazioni d'acqua erano arrivate a far piovere tra i tavoli, obbligandoli a mangiare nelle loro classi. Proprio per questo i genitori, armati di secchi e secchielli, si sono ritrovati oggi, 8 aprile, davanti a palazzo Tursi per chiedere che vengano effettuati gli interventi necessari a rimettere in sesto l'area, ovvero rifare completamente il tetto.

Il grave deterioramento della mensa era segnalato da tempo 

Il grave deterioramento dei locali della mensa dovuto alle pesanti infiltrazioni veniva segnalato da tempo, come spiegava la direzione scolastica nella circolare che ha informato i genitori della chiusura della mensa. "Auspico che a breve venga trovata una soluzione definitiva che garantisca ai bambini e al personale scolastico un ambiente sano e sicuro" scriveva la direzione. 

I genitori "armati" di secchi e secchielli

I genitori: "Basta 'tapulli', serve rifare il tetto"

"I nostri figli e figlie pranzano regolarmente sugli stessi banchi dove lavorano tutto il giorno con pennarelli, colla e fogli e non sappiamo quando questa mensa tornerà a essere agibile - spiega Stefano Costa, uno dei genitori in protesta sotto alla sede del Comune -. In queste tre settimane ci siamo mobilitati perché riteniamo che questa situazione debba essere affrontata in modo efficiente, senza proseguire troppo a lungo la serie di 'tapulli' che sono stati fatti in questi anni e che, di fatto, ha poi peggiorato la situazione".

"L'intervento è stato inserito nel POAM, il piano delle manutenzioni, in priorità 1, già da diversi anni, almeno cinque o sei" spiega il presidente del Municipio Centro Ovest Michele Colnaghi, anche lui davanti all'ingresso di Tursi in segno di solidarietà. "Siamo in attesa che venga fatto e ancora non viene fatto. Non è stato inserito nel piano triennale, quindi neanche lì è previsto. Nel mentre proseguiamo sistemando la guaina sul tetto, ma deve essere chiaro che quelli che riusciamo a fare noi non sono interventi risolutivi, sono interventi che permettono di frequentare la scuola per sei o sette mesi, poi ci saranno sicuramente nuove infiltrazioni. Adesso abbiamo lavorato in modo che i ragazzi possano tornare nella mensa dove vengono distribuiti i pasti".

Una delegazione dei genitori sono stati ascoltati dai capogruppo prima dell'inizio del Consiglio Comunale. "È andata bene, ci hanno ascoltato, abbiamo presentato tutte le nostre istanze" racconta una mamma. "Ci hanno fatto alcune domande, richieste di chiarimenti, ci hanno suggerito anche di parlare direttamente con gli assessori. Speriamo davvero che si muova qualcosa, perché la nostra principale richiesta è quella di capire davvero se e quando partiranno i lavori e con che tempistiche. Perché, come abbiamo già detto altre volte, l'urgenza è quella che questi lavori vengano fatti in modo tale che i bambini possano rientrare a mangiare nella sala mensa in sicurezza, soprattutto per evitare che ci siano poi crolli più avanti".

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