Tutta questa ostilità verso il progetto di rendere gratuito il servizio di trasporto pubblico proprio non la capisco. Marco Bucci, il sindaco di Genova, coltiva un sogno e io mi iscrivo fra coloro che lo condividono. Solo che la vicenda sembra davvero aver capovolto il mondo.
Mi sarei aspettato, cioè, che fosse un primo cittadino di sinistra ed ecologista a spingere su bus e metropolitana gratuiti, non che questa idea la portasse avanti uno di centrodestra! Mah, sarà colpa mia...
Dicono le opposizioni di Palazzo Tursi: occhio ai conti di Amt, perché con la storia del servizio gratuito verranno a mancare circa due milioni e mezzo-tre all'anno e non c'è alcuna garanzia che il Comune ce li metta. Ora, o partiamo dal presupposto che Bucci si sia bevuto il cervello e voglia mandare l'azienda a catafascio, compreso il migliaio di lavoratori e di loro famiglie che ne traggono da vivere, oppure devo credere che il sindaco non sia affatto impazzito e semplicemente tenterà di quadrare il cerchio: dare il servizio gratis e nello stesso tempo avere Amt in equilibrio.
I sindacati stanno allerta e sono sempre pronti alla lotta dura, almeno fino a che non avranno garanzie concrete: non si può dar loro torto, fanno il loro mestiere. Invece, il presidente dell'azienda Marco Beltrami avrebbe dovuto essere allineato con le posizioni dell'amministrazione. Ma non ci credeva e quindi se n'è andato: apprezzabile l'onesta' intellettuale, vedremo se diventerà un eroe del centrosinistra.
Al suo posto arriva Ilaria Gavuglio: non solo sarà la prima donna al vertice di Amt, ne è anche la presidente del collegio sindacale. Guida, cioè, l'organismo che deve vigilare sui conti e ne deve preventivamente approvare i bilanci: vorrà pur dire qualcosa, no?
Difatti, c'è da andare oltre ed essere banalmente dell'idea che i trasporti gratuiti potranno funzionare bene se l'azienda sarà più forte di oggi, altro che sfasciarla. Solo che queste cose non le ho sentite dire: si punta sulla tutela aziendale, doverosa ma che nessuno mette in discussione, e non si incalza il sindaco sul progetto. È quello il vero terreno della sfida!
Non arrivo a dire che come in una grande città normale di un Paese normale tutti collaborerebbero alla realizzazione del progetto, dando suggerimenti e muovendo critiche non pubbliche, cioè senza alimentare polemiche. Però mi aspetterei, questo sì, che si evitassero degli autogol: da una parte si affermano sostenibilità, ecologismo e salvaguardia dell'ambiente, dall'altra si dà addosso a chi vorrebbe mettere in pratica quelle affermazioni.
Capisco che Bucci possa stare sulle balle, politicamente e per sovrappiù come persona, ma francamente bocciare il trasporto gratuito (nessuno lo afferma a parole, però i fatti questo spiegano) solo perché lo dice lui non mi sembra il modo migliore per sostenere davanti alla gente che bisogna cambiare registro. Difatti basta farsi un giro nelle strade per incontrare genovesi che affrontano il tema con puro buon senso: "Se ci riesce siamo contenti".
Del resto, una città ostaggio delle auto com'è Genova oggi, esosa nelle tariffe dei parcheggi e mal combinata appena cadono due gocce d'acqua o si avvicinano delle festività, credo che non piaccia proprio a nessuno. Certo, Bucci non ce l'avrà facile. In più, da solo non andrà da nessuna parte se non saprà fare squadra. Tuttavia, provarci è persino un dovere e meglio se al tentativo parteciperanno tutti. Poi, se qualcuno si tirerà indietro ricordi che l'errore è sempre degli assenti.
IL COMMENTO
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