
È come se fosse passata un'era geologica, per cui si può quasi dire, come si diceva avanti Cristo e dopo Cristo, pre-Covid e post-Covid, la pandemia ha proprio segnato uno spartiacque anche nel mondo sanitario, per cui nulla è più come prima, purtroppo.
Per un certo periodo pensavamo che potesse trasformare le cose in meglio, ma nella realtà ci siamo resi conto drammaticamente che è molto peggio. Perché la gente ha perso fiducia, perché purtroppo il Covid non è stato vissuto come avrebbe dovuto essere vissuto, cioè come un fatto sanitario, come un fatto medico, come io l'ho vissuto, come noi sanitari l'abbiamo vissuto, ma è stato vissuto come un fatto sociale, come un fatto politico, come un fatto disaggregante, come un fatto divisivo.
E quindi oggi siamo arrivati ad aver fatto diventare il Covid parte della politica, per cui chi si è vaccinato di sinistra, chi non si è vaccinato di destra, chi era per il lockdown, chi era per il governo, chi era contro, chi era per l'opposizione. Anche in questo abbiamo dato dimostrazione che quella bellissima Italia che avevamo allora, che era un'Italia unita, un'Italia tutta pronta e dalla stessa parte, purtroppo è diventata un'Italia divisa tra Guelfi e Ghibellini.
È triste perché poi ci va di mezzo la gente. Alla fine la politica ci ha guadagnato i voti, la gente ci rimette la vita, perché poi quando vai contro la scienza, vai contro la medicina, vai contro i vaccini, alla fine chi ci rimette è sempre la povera gente.
Iscriviti ai canali di Primocanale su WhatsApp, Facebook e Telegram. Resta aggiornato sulle notizie da Genova e dalla Liguria anche sul profilo Instagram e sulla pagina Facebook
IL COMMENTO
Esiste un'era pre e post-Covid, ma l'Italia non ha capito la lezione
Piciocchi e Salis, quando la politica mostra il bicchiere mezzo pieno