GENOVA - Un lungo viaggio quello che uno sciame di api hanno affrontato "a bordo" di un container proveniente dall'India. All'arrivo in porto a Genova è stata allertata l'associazione ligure produttori apistici che dalle segnalazioni ricevute è arrivata subito sul posto visto che l'intervento ha scatenato preoccupazione e il rapido intervento di rimozione. Lo staff tecnico, infatti, si è subito reso conto dalle foto inviate che non si trattava di Apis mellifera, sono stati immediatamente contattati il professor Porporato del DISAFA (UniTo) e il Dottor Porrini di UniBo che hanno confermato il riconoscimento di Apis florea.
Dopo un viaggio di circa 20 giorni lo sciametto era incredibilmente ancora vivo, la raccolta non ha presentato particolari difficoltà, se non la tendenza ad alzarsi in volo se disturbate. L’inevitabile destino di queste api alloctone è di finire in congelatore e in seguito nelle collezioni entomologiche dei vari enti coinvolti, compreso il Museo di Storia Naturale G. Doria. Anche se non rappresentano un pericolo diretto come vespa velutina, predatrice di api ormai presente in tutta la Liguria, in Toscana e Piemonte, non si poteva correre il rischio che si stabilisse una nuova specie di api in Italia quindi la difesa della biodiversità e degli ecosistemi locali ha imposto il triste epilogo della vicenda.
"Il metodo più indicato in queste circostanze è il congelatore, anche per consentire poi la conservazione e destinare alcuni esemplari al Museo di Storia Naturale"
A spiegare meglio la vicenda a Primocanale è Laura Capini, presidente ALPA Miele - Associazione Ligure Produttori Apistici, che prova a ricostruire il motivo per cui questo gruppo di api si sia trovato così lontano da casa. "Quando le api sciamano, si attaccano dove capita: spesso il primo posto può non essere così funzionale, dopo una prima tappa scelgono successivamente un luogo più adatto per farlo. Probabilmente per caso hanno fatto tappa sul container e poi, quando è venuto il momento di trasferirsi, la nave era già salpata".
Di certo ad influire è anche il cambiamento climatico che ha portato la vespa velutina dall'Asia nella nostra regione: la specie di api "indiane" qui in Liguria non avrebbe avuto problemi ad ambientarsi, con ogni probabilità. Anche la vespa orientalis, già presente in Italia ma diffusa al sud, sta risalendo la penisola. Le alte temperature di questa estate incidono profondamente su questi ecosistemi già fragili e importantissimi.
Apis florea, detta ape nana, è una specie presente in Asia, in particolare in Indonesia, ha le dimensioni di circa un terzo delle nostre api (Apis mellifera ligustica), costruisce un unico favo, è di indole docile, tende ad abbandonare il nido se disturbata. Con quest’ape non viene praticata apicoltura ma occasionalmente viene raccolto l’unico favo contenente miele e covata. In Italia entrano ogni anno centinaia di specie alloctone: secondo i dati ISPRA la media di introduzione ha avuto una crescita costante negli anni, fino ad arrivare a 3.367 specie attualmente presenti in Italia, con un aumento in 120 anni del 500%.
IL COMMENTO
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