Cronaca

Prossimo passo sarà la discussione dei pm per spiegare perché gli indagati sono sotto accusa
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di Michele Varì

GENOVA - Riprende oggi a palazzo di giustizia a Genova il processo per il crollo del ponte Morandi con l'individuazione e la ratificazione dei responsabili civili, ossia le aziende a cui toccherà risarcire i danni provocati dalla tragedia avvenuta il 14 agosto del 2018 che ha causato la morte di 43 persone.

Le aziende a cui toccherà l'onere del risarcimento sono Aspi, la società controllata da Autostrade Spea, Anas è il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, aziende da cui dipendevano i buona parte dei cinquantanove indagati per la tragedia.

Il processo è nella fase dell'udienza preliminare.
Dopo l'individuazione delle società responsabili, già nell'udienza fissata per domani e in quelle del prossimo giorni, sarà la volta del discussioni da parte dei due pm titolari dell'inchiesta, Walter Cotugno e Massimo Terrile, che affronteranno la discussione in cui spiegheranno le motivazioni per cui sono stati richiesti i rinvii a giudizio i cinquantanove indagati.

Contrariamente a quanto paventato dai familiari delle vittime il processo andrà avanti anche durante i giorni feriali prima di Natale e prima di Capodanno.

Un segnale forte della procura come a ribadire l'attenzione verso uno dei processi più importanti celebrati a Genova.
All'udienza di oggi saranno presenti alcuni dei familiari delle vittime della tragedia.
Primocanale, come nelle precedenti udienze, seguirà l'evento in diretta.