Cronaca

Nell'ambulatorio di diabetologia
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di Tiziana Oberti

GENOVA - Una infermiera dell'ambulatorio di diabetologia del Palazzo della Salute di Fiumara a Genova Sampierdarena è stata aggredita da un paziente ed è stata trasportata al pronto soccorso dell'ospedale Villa Scassi di Genova Sampierdarena.

Ad aggredirla un uomo di circa 50 anni che aveva appuntamento per una visita diabetica e che è seguito dal centro. L'uomo l'ha spinta alle spalle. Dopo l'aggressione l'uomo è scappato.

L'infermiera, con un'esperienza professionale multi-specialistica, ha riportato la frattura della spalla. La prognosi è di 30 giorni.

Negli ultimi tre mesi sono state tre le infermiere aggredite sul territorio genovese, tra il pronto soccorso dell'ospedale Galliera e in un'altra struttura di Asl 3, tutte hanno riportato pesanti danni fisici.

"Si tratta di un'aggressione vile e ingiustificata che vede protagonista ancora una volta una infermiera - spiega a Primocanale Carmelo Gagliano, presidente dell'ordine delle professioni infermieristiche di Genova - Asl 3 ha attivato una presa in carico: per noi, in Asl, è importante monitorare l'episodio e seguire i dipendenti tramite lo sportello di ascolto, fondamentale per aiutare i colleghi a guarire dal punto di vista psicologico dopo eventi di questo tipo".

"Come ordine chiediamo senza indugio la piena applicazione della legge nazionale 113/2020 in tema di aggressioni e quindi di procedere quanto prima a riconoscere ai sanitari lo status di pubblico ufficiale".

Su questo episodio è intervenuta anche Cisl Funzione Pubblica Liguria: “Ancora una volta - hanno affermato il segretario generale Gabriele Bertocchi e Andrea Manfredi, componente della segreteria regionale - ci troviamo di fronte ad un'aggressione nei confronti di una lavoratrice della sanità. Quanto accaduto oggi è l'ennesima dimostrazione di come sia necessario aumentare la sicurezza dei lavoratori e prevenire gli atti violenza a cui sono esposti. La CISL FP Liguria, manifestando vicinanza e solidarietà alla lavoratrice aggredita, chiede ancora una volta segnali concreti alle istituzioni”.