GENOVA - Altre due aggressioni da parte dei pazienti in danno degli operatori sanitari del pronto soccorso dell'ospedale Galliera: nel pomeriggio di ieri un rumeno trasferito nel reparto d'emergenza dalla polizia ha assalito un infermiere procurandogli alcune lesioni, nella notte un degente italiano ha invece aggredito un medico anch'esso poi costretto a interrompere il servizio per farsi medicare dai colleghi.
I due violenti sono stati identificati e saranno denunciati, come prevede anche una nuova normativa a tutela del personale sanitario. Rischiano la grave accusa di interruzione di pubblico servizio.
Le due aggressioni in poche ore riportano ancora una volta in prima pagina l'emergenza per la sicurezza degli operatori che lavorano nei reparti in prima linea degli ospedali.
Altre due aggressioni nei confronti dei medici e operatori del Galliera erano avvenute appena 48 ore prima.
L'ospedale di Carignano è fra i più esposti anche perchè primo presidio per i soccorsi del centro storico, naturale e suggestivo catalizzatore di umanità dolente e luogo di aggregazione dei giovani della movida. Il nosocomio per tentare di prevenire reazioni violente da parte dei degenti ormai da anni ha ripristinato il posto fisso di polizia nelle ore diurne e stipulato una convenzione con un'azienda di vigilanza che prevede l'utilizzo di un guardiano nelle ore notturne.
In Italia per sensibilizzare i cittadini sul difficile e delicato lavoro degli operatori sanitari è stata istituita la Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari che si celebra ogni 12 marzo.
L'escalation delle aggressioni al personale sanitario a Genova è esemplificata dai numeri: al policlinico San Martino sono state contate 152 aggressioni nel 2020, 174 nel 2021 e 202 nel 2022. Al Villa Scassi di Sampierdarena 45 nel 2021 e 55 nel 2022 mentre all'ospedale di Lavagna le aggressioni sono triplicate con oltre 130 episodi di violenza nel 2022.
Aggressioni che sono un grave problema perché intaccano gli organici già carenti degli ospedali e incidono anche sui bilanci delle Asl e delle aziende sanitarie, come ha denuciato Carmelo Gagliano, presidente dell'ordine delle professioni infermieristiche di Genova, che ha riferito a Primocanale: "In Liguria il costo stimato delle aggressioni ai sanitari sfiora il milione di euro all'anno".
IL COMMENTO
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