GENOVA -Le immagini delle telecamere quando mancano pochi minuti alle due mostrano un uomo che nonostante il caldo è vestito con un piumino e ha il cappuccio tirato sulla testa. L'uomo cammina nervosamente percorrendo per due volte stradone Sant'Agostino, poi sparisce in vico Vegetti, dal posteggio delle moto: subito dopo la fiammata che brucia 14 scooter e il fuoco che arriva ai primi piani delle aule del dipartimento di Architettura.
E' stata una notte di paura nel centro storico per il misterioso incendio di moto.
Il fuoco ha bruciato la centralina elettrica e danneggiato pericolosamente anche il contatore del gas del dipartimento dell'università, come ha spiegato Nicolò Casiddu, il direttore dipartimento Architettura e Design accorso sul posto a metà mattinata: A causa del black out rimarremo chiusi per tutto il giorno, ma ci sono aule che hanno subito danni ingenti dal fumo che rimarrano chiuse per più giorni".
Le fiamme e lo scoppio dei serbatoi hanno svegliato e gettato nella paura gli abitanti.
Come spiega Giovanna Acaccia, origini sarde abitante in stradone Sant'Agostino, "quando ho aperto la finestra ho visto solo fuoco, fuoco, per fortuna i vigili del fuoco sono arrivati subito".
Nello stesso palazzo vivono anche Graziella Cupido e Silvio Colombo, anche loro scossi per il rogo: "Ci ha svegliato il bagliore delle fiamme che arrivava alle nostre finestre". La donna aggiunge: "Che triste poi vedere i ragazzi proprietari delle moto arrivare sino al posteggio con il casco sulla testa e poi accorgersi che il loro scooter non c'era più".
Le indagini per dare un nome al piromane sono state avviate dai poliziotti delle volanti e del commissariato del commissariato di piazza Matteotti.
Identificati tutti i proprietari degli scooter bruciati che al più presto saranno interrogati per capire se hanno subito minacce o litigato in modo acceso negli ultimi giorni.
IL COMMENTO
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