Quasi da copione e sicuramente complici i rincari e le bollette stratosferiche retroattive, una delle partecipate più discusse della provincia di Imperia, la Rivieracqua - società che gestisce acquedotto e impianto fognario- e’ entrata prepotentemente nella campagna elettorale della città dei fiori.
Doveroso ricordare che Claudio Scajola, presidente della provincia e dell’Ato idrico, aveva firmato il decreto con le nuove tariffe dell’acqua - ovvero quella unica - retroattiva al 1 gennaio 2022 e la goccia, o meglio la cascata, che ha 'distrutto' il vaso già scheggiato è stata la bolletta stratosferica di oltre 50mila euro arrivata nei giorni scorsi al titolare di un albergo di Sanremo.
Andiamo! il Movimento civico di centro destra fondato da Maurizio Zoccarato a sostegno della candidatura di Gianni Rolando paragona queste ultime bollette a “ vere e proprie multe. Chiediamo - spiegano i vertici - un tavolo di confronto con la partecipata. L’ aumento delle tariffe di un bene pubblico è una decisione sleale e siamo preoccupati dall’ ingresso di un privato nella società.“
Più pacati i toni di Alessandro Mager , civico sostenuto da liste di centro destra, sinistra, Anima e da Claudio Scajola ,che dichiara “ la logica porta verso una revisione completa della giungla tariffaria. L’obiettivo è ottenere un prezzo per metro cubo d’acqua coerente per tutti i comuni dell’ imperiese, reimpostare il rapporto tra Amaie e Rivieracqua e dare la gestione ad un privato con esperienza e con una guida pubblica lungimirante.”
Infine Fulvio Fellegara, candidato per il centro sinistra e PD, che oltre a dichiararsi “assolutamente contrario all’ ingresso di un socio privato - chiede che - “ la retroattività delle bollette venga ritirata immediatamente. Qualcuno- conclude Fellegara - vuole risanare l’azienda con soldi pubblici e lasciarla in mano al gestore privato, dimenticandosi del Referendum, della volontà dei cittadini e del pubblico interesse della nostra città. Non saremo complici di questo scempio”.