SANREMO - A 15 giorni dalla morte del giovane studente 17 Mothadi Doukhani travolto da un tir, di lunghezza superiore a quanto consentito, lungo la bretella in via Frantoi Canai non compare ancora alcun segnale di divieto di transito pedonale. Un di più, forse per qualcuno, ma conditio sine qua non per la Riviera Trasporti.
Nei giorni scorsi infatti, complice probabilmente la polemica di alcuni genitori che hanno visto uno, due autobus non fermarsi davanti alla scuola (come concordato nella riunione svoltasi in Comune a seguito della tragedia) la società che gestisce il trasporto pubblico in provincia di Imperia ha inviato una missiva agli uffici comunali preposti dove sollecitava la messa a dimora di un segnale che indicasse il divieto di transito pedonale.
La motivazione è evidentemente legata alle dimensioni dei mezzi che, nella maggior parte dei casi, superano i 10 metri consentiti. A rendere ancora più delicata la questione, la cronica mal sana abitudine di studenti e ancora troppi residenti di percorrere a piedi la maledetta bretella. È quindi comprensibile la preoccupazione di Riviera Trasporti dal momento in cui è stato appurato quanto la strada in questione sia stretta e, in caso di passaggio pedonale, si trasformi in una roulette russa.
IL COMMENTO
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